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 Volano alto gli angeli senz'ali e senza dimora / Festival Bioetica

Volano alto gli angeli senz'ali e senza dimora / Festival Bioetica

In anteprima nazionale il lavoro teatrale sui senza dimora. Dalla ricerca di Ivano Malcotti all'elaborazione per il teatro di Franco Picetti e Emanuela Poggi, con la regia di Mauro Pirovano

Lunedi, 26/08/2019 - “Gli uccelli come gli uomini devono stare all'aperto”. Una geniale banalità.
Preferisco pensare che Dio sia stato assassinato, piuttosto che saperlo indifferente”. Apocalittica e illuminata crudeltà.
Pagine e pagine di frasi apparentemente sconnesse, in realtà folgoranti, compongono un’antologia dei pensieri di persone, uomini e donne, che vivono in strada e dalla strada osservano il mondo. Osservano noi, senza giudicarci. Dobbiamo al lavoro decennale di Ivano Malcotti, autore e attore teatrale, se un 'tesoro' di 500 frasi di persone senza dimora non si è disperso. E' grazie all'elaborazione di Emanuela Poggi e Franco Picetti, con regia di Mauro Pirovano, se questi preziosi messaggi sono diventati uno spettacolo teatrale: "Angeli senz'ali". Un estratto di questo straordinario lavoro sarà proposto giovedì 30 agosto in anteprima nazionale (in piazza Caprera) nell'ambito della terza edizione del Festival di Bioetica che si tiene a Santa Margherita Ligure il 29 e 30 agosto 2019, organizzato dall'Istituto Italiano di Bioetica. Per Franco Picetti, moderno cantastorie che da una ventina d'anni raccoglie le memorie delle Comunità dell'Entroterra ligure e non solo, sono “racconti che costituiscono la linfa dei miei spettacoli di narrazione e delle mie canzoni”. Emanuela Poggi, che lavora da anni nella ricerca del linguaggio clown, porta nella narrazione un bagaglio che applica “nelle performances, nell'attività di clown-dottore e come clown sociale”.
Nello spettacolo Franco rappresenta la società “normale” e Emanuela impersona il diverso, cioè tutti coloro che sono stati obbligati o hanno deciso di vivere fuori dalle regole sociali, in piena libertà. I due personaggi hanno entrambi dei tesori: le certezze di uomo integrato da un lato e dall’altro sono serbate le frasi dei suoi simili che custodisce gelosamente con la sua libertà . Va in scena l’incontro, la contaminazione, lo scambio. A partire dalla musica, che è il linguaggio comune, il territorio del possibile dialogo che cambierà entrambi i protagonisti. Con Ivano Malcotti abbiamo cercato di cogliere il senso di questo lavoro di ricerca.

Come nasce questa idea di raccogliere frasi e riflessioni dei senza dimora?
L’idea è stata quella di fare una lunga esperienza (due anni) accanto ai senza dimora, vivendo in tutto e per tutto quel tipo di vita, per capire realmente la situazione sociale e quali motivi avevano spinto tante persone a vivere nel “mondo nascosto”. Ci siamo accorti subito che le rotture erano molteplici: dalla morte o separazione di una persona cara dal vizio del gioco a quello dell'alcool e della droga, da problemi con la giustizia alla perdita del lavoro.
Come ci dicono tante ricerche sociologiche, la perdita di una rete di sostegno familiare può condurre un soggetto svantaggiato a diventare una persona senza dimora. Sono spesso persone con fragilità psichiche, anziani abbandonati, giovani disadattati, depressi alcolisti, immigrati con difficoltà.

E come l’hai sviluppata?
Da una parte di materiale che ho raccolto è nato “Bassifondi”, un dvd di mie poesie musicate da Vincenzo Incenzo e interpretate da: Daniela Poggi, Daniela Fazzolari, Oreste Valente Tiberio Murgia, Remo Remotti. Prodotto da Fonopoli, associazione fondata da Renato Zero. Le restanti 500 frasi inedite le ho tenute gelosamente nel cassetto per tanti anni. Poi è nata questa bella amicizia con Franco Picetti, Emanuela Poggi e Mauro Pirovano e le frasi hanno ripreso nuova luce, così è nato “Angeli senza ali”, che presenteremo in anteprima al Festival Nazionale di Bioetica il 30 agosto.

Che significato ha per te questo patrimonio di oltre 500 frasi raccolte tra barboni ed emarginati? Cosa ci racconta, davvero?
Ha il significato di una idea che mi guida da sempre, ovvero l'impegno per la promozione umana a tutti i livelli. Un’ idea che si porta addosso purtroppo anche un grosso dolore: il toccare da vicino la crescita della folla dei "nuovi poveri" nelle nostre città e, di conseguenza, l’aumento considerevole dell’ emarginazione. Questo lavoro però porta alla luce anche una grande poesia dell’esistenza, dei pensieri lucidissimi sulla bellezza, sulla fede, sul rispetto umano, insomma una ricchezza formidabile che fa tanto bene al cuore.


Ecco alcune delle frasi raccolte da Ivano Malcotti negli anni
Ho avuto talmente paura quella sera che ho rubato una Madonna che era dentro un portone, il prete mi diceva sempre che era benedetta e in tempo di guerra aveva salvato tante persone.
Maria, stazione di Lecce

Basta che giri la notte per sentire il lamento che c’è in quelle case dove le luci al neon ti opprimono, guarda le stelle, questa si che è luce, viva la strada.
Giuseppe, senzatetto di Pisa

Il mio amico Carlo mi ha detto di farmi vedere dal dottore perché tutte le sere sogno di mangiarmi il pesce spada con i piselli, non capisco perché non vanno bene i piselli sul pesce spada.
Mauro, stazione di Milano

Te lo giuro qui da noi Dio arriva spesso, ma non lo andiamo in giro a dirlo altrimenti è capace di prendersela a male. Non viene in carne ed ossa, manda segnali, un sorriso a chi sta male, la gioia a chi deve morire, la felicità per un maglione regalato oppure un cappotto. Peccato che nessuno crede alle mie parole.
Luca senzatetto, Caserta

Dio è talmente stufo degli uomini che ha lasciato gli uomini senza Dio.
Biagio, stazione di Milano

Una volta sola non mi sono sentita in colpa per avere venduto il culo, quando ho pagato il funerale a mio padre.
Clara, prostituta di Genova

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