Martedi, 23/02/2021 - In che modo e in che misura il linguaggio d’odio si scaglia contro le giornaliste attraverso i social? Con “#STAIZITTA GIORNALISTA! dall’hate speech allo zoombombing quando le parole imbavagliano” Silvia Garambois e Paola Rizzi documentano l’entità del fenomeno riportando le testimonianze di giornaliste che sono state bersaglio di attacchi gravi.
Nel libro-inchiesta le storie di Angela Caponnetto, Nunzia Vallini, Monica Napoli, Marianna Aprile, Marilù Mastrogiovanni, Antonella Napoli e Elisabetta Esposito compongono il quadro inquietante di una gamma di commenti che vanno dagli insulti - cessa’, ‘maestrina’, ‘troia’, ‘vai a fare la calza ragazzina maleducata’, ‘sei solo brava con la bocca’, ‘un mostro di bruttezza e cattiveria’ - fino a vere e proprie minacce di stupro e di violenza.
“Come GiULiA giornaliste ci siamo occupate e preoccupate da tempo di questi fenomeni, spesso insieme alle commissioni pari opportunità della Fnsi, dell’Usigrai, dell’Ordine dei giornalisti; abbiamo lavorato con dipartimenti universitari, abbiamo collaborato alla ricerca di Vox-osservatorio sui diritti per capire la portata di questo attacco” spiegano le autrici, che nel libro raccontano anche le azioni di contrasto in atto: dal Viminale al Mise fino alle Commissioni parlamentari d’inchiesta.
Pubblicato nella Collana Studi della Fondazione sul giornalismo Paolo Murialdi (edito da All Around), “#STAIZITTA GIORNALISTA!” è arricchito dalle prefazioni di Vittorio Roidi, presidente della Fondazione Murialdi, dell’on. Laura Boldrini, della commissaria AgCom Elisa Giomi e del prof. Federico Faloppa, Coordinatore della rete nazionale di contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.
Già reperibile come ebook sulle maggiori piattaforme, può essere richiesto in versione cartacea a Edizioniallaround.it, in attesa che arrivi in libreria.
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