Nilde Iotti e Cliseide Delle Fratte: due donne nel libro di Chiara Raganelli
Entrambe iscritte all’Udi e al Pci hanno rifiutato il fascismo scegliendo di aderire alla Resistenza e dare il loro contributo alla lotta di Liberazione...
Domenica, 27/09/2020 - Era soprannominata ‘La regina di Montecitorio’ per l’eleganza politica che segnava il suo agire in Parlamento, e ancora oggi Nilde Iotti rappresenta un riferimento per le donne e per la ‘buona politica’ praticata per passione e nel rispetto della Res Publica, a partire dal suo contributo alla stesura della Costituzione nell’Assemblea Costituente. Chiara Raganelli (blog) ha dedicato alla prima donna arrivata alla carica di Presidente della Camera dei Deputati un libro particolare.
In “Amore e politica nella vita di Nilde Iotti” (Gruppo Albatros, prefazione di Daniela Carlà) la figura della Iotti politica si intreccia con le fragilità della donna innamorata, e il bellissimo carteggio con Palmiro Togliatti ne è solida testimonianza.
La giovane scrittrice ha scelto di narrare nello stesso libro la storia di un’altra donna e sua bisnonna, Cliseide Delle Fratte, che ha combattuto - come Nilde - per l’affermazione della democrazia. Il risultato è una pubblicazione interessante e originale che cerchiamo di comprendere meglio attraverso una conversazione con l’autrice.
Perché ha deciso di unire nel suo libro Nilde Iotti e Cliseide Delle Fratte (ANPI, dic 2020), due donne con differenti percorsi di vita? Quali sono gli elementi che le accomunano?
L’idea, che a primo impatto può sembrare strana, mi è venuta riscoprendo la mia storia familiare dopo essermi appassionata alla vita privata e politica della Iotti, oggetto della mia tesi di laurea. Ho pensato di accostare la storia nazionale con quella locale, che più ci riguarda da vicino e che spesso convive proprio dentro di noi. Entrambe iscritte all’Udi e al Pci hanno rifiutato il fascismo scegliendo di aderire alla Resistenza e dare il loro contributo alla lotta di Liberazione, hanno messo i sentimenti sullo stesso piano dell’impegno politico senza rinunciarvi a priori e hanno contribuito su piani diversi alla nascita della nostra Repubblica. Ognuno di noi ha la propria storia da raccontare e io ho deciso di dar voce ai ricordi della mia bisnonna per dare radici alla mia appartenenza alla comunità locale zagarolese e per continuare a farmi ispirare da queste due donne del passato che ancora ci parlano. La classica immagine dei nonni che ci raccontano della guerra è diventata per me motivo di studio, interesse vivo e ho iniziato a scrivere le memorie che negli anni si erano stratificate nella mia famiglia. È stato un percorso lungo 2 anni che si è concluso con la pubblicazione nel maggio 2017.
Qual è l’immagine di Nilde Iotti, donna e politica, che si è costruita attraverso i suoi studi storici e anche raccogliendo le vive testimonianze delle persone che l’hanno conosciuta? Perché è stata colpita da questa donna?
Ho conosciuto Nilde Iotti nel mio percorso di studi e da allora non smetto di studiarne il pensiero politico. Sono rimasta affascinata dal suo carisma, dalle sue battaglie per l’emancipazione della figura femminile in un partito in cui lei stessa viveva la sua condizione di donna e compagna del leader con difficoltà. La storia d’amore con Togliatti l’ha resa ancora più vera, una donna innamorata pronta a lottare da vera leonessa, Leonilde appunto, per non dover scegliere tra amore e politica e per difendere la loro storia.
La sua eleganza politica, la sua coerenza, il suo alto senso delle istituzioni, la sua apertura all’Europa, ai diritti di parità ed uguaglianza me l’hanno fatta amare e hanno fatto di lei il mio modello politico. Una frase che amo molto e che ne restituisce la sua personalità in pieno è: “Ho capito che fare politica significa capire le ragioni degli altri”. Sia da deputata che da Presidente della Camera si è sempre messa nei panni di chi aveva di fronte senza favoritismi di parte, attirandosi a volte anche le ire dei suoi compagni di partito. Una donna del secolo scorso che a distanza di 100 anni ha ancora molto da dire alle giovani generazioni: impegnarsi e lavorare sodo, non rinunciare a ciò che si vuole e scegliere di non scegliere.
L’aver conosciuto negli anni molte persone che hanno lavorato, parlato, vissuto con lei è stato un grande privilegio di cui vado molto orgogliosa. Ognuno ha un ricordo di lei dolce, delicato, quasi materno ma era anche una donna austera, che incuteva serietà e severità in chi la guardava. Ma basta leggere le lettere d’amore tra lei e Togliatti per sciogliersi e capire che in fondo in amore siamo tutti uguali. La mia collaborazione con la Fondazione Iotti si è rafforzata proprio nel 2020, anno del centenario della nascita, e prossimamente saremo a Palestrina (provincia di Roma, venerdì 9 ottobre 2020) per un nuovo evento.
Quali sono le principali differenze che lei rileva nella politica praticata da Nilde Iotti rispetto alla politica di oggi? La competenza in primis. Nilde era laureata in lettere ma il suo vero apprendistato politico lo ha svolto sul campo lavorando e partendo dal basso, dall’Udi, dai Gdd, dal Consiglio comunale di Reggio Emilia, fino poi allo scranno più alto di Montecitorio. Sicuramente essere stata la compagna di Togliatti, a volte faro a volte ombra, ha favorito una sua propensione al dibattito, al pensiero critico ma lei ha sempre rivendicato un’autonomia di scelta e di pensiero formatasi da sola nel corso degli anni. In secondo luogo l’ascolto delle istanze che venivano dalla società (ma non solo la pancia degli elettori) per comprenderle, riformularle e portarle all’attenzione delle Camere (come avvenne ad esempio per il divorzio). Poi il linguaggio sempre pacato e pronto ad argomentare anche posizioni differenti, mai volgare o sopra le righe e il rispetto per le istituzioni che lei incarnava anche nell’abbigliamento.
Oggi a mio avviso si cercano i riflettori per i leader politici ma non per i temi, è più forte lo slogan del discorso argomentato e complesso e soprattutto si è sdoganato che lo studio, la preparazione, la competenza appunto siano cose del passato che non rispecchiano i ritmi frenetici e ultraveloci a cui siamo abituati. Oggi con un click in pochi secondi hai accesso a miliardi di informazioni, ma ciò non significa che tu sai, conosci quel determinato argomento; lo hai solo letto ma non hai messo niente del tuo. Io penso che la Nilde Iotti del 2020 ci direbbe di prenderci il nostro tempo, di rallentare e ponderare bene le scelte che coinvolgono tutta la società.
Il libro è uscito nel 2017, quali riscontri ha avuto e che impressioni ha raccolto nelle varie presentazioni? Ho raccolto pareri sempre molto positivi sul libro, che ovviamente non nasce dal nulla ma da un lavoro accurato di analisi storica vagliato anche dal mio relatore prof. Fiocco che a distanza di molti anni ancora ringrazio. La curiosità che spinge le persone a chiedermi come mai una giovane si sia interessata a una figura come la Iotti mi fa sempre un po’ sorridere perché la storia si studia…quindi perché non dovrei conoscerla? Poi l’accostamento con la mia bisnonna ha reso ancora più particolare la mia idea editoriale ma sono convinta che le persone che hanno letto il libro lo hanno apprezzato proprio per la sua originalità di unire fatti e persone apparentemente lontane ma unite dagli stessi valori. Il libro ha avuto una bassa tiratura all’inizio che spero di poter aggiornare presto ma è distribuito da Messaggerie Libri quindi è facilmente reperibile anche online.
Chiara Raganelliè nata a Roma nel 1993 e vive a Zagarolo (RM). Nel 2015 ha conseguito la laurea triennale in Lettere moderne e nel 2017 la laurea magistrale con il massimo dei voti in Letteratura italiana, filologia moderna e linguistica presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata. Tra il 2018 e il 2019 ha frequentato un master di secondo livello in Open Government e Comunicazione istituzionale presso la LUISS.
Nel 2016 ha vinto il premio originalità e creatività nella IV edizione del premio letterario e fotografico “Si accende il borgo”. È stata relatrice per varie presentazioni di libri e ha collaborato con la sezione Young del Circolo femminile di Amicizia Europea di Frascati nella promozione e realizzazione di eventi culturali come la festa dell’Europa. Ha scrittosu“Numero zero”, un settimanale locale dei Monti Prenestini e su una testata online “Corriere del web”. Nel 2017 il suo racconto “Una giornata particolare” è stato selezionato per essere pubblicato nel volume “I racconti di Cultora-Lazio” e nel 2019 si è classificata terza con l’articolo giornalistico “Casa delle donne sotto sfratto” alla terza edizione del concorso Giovani Giornalisti “Giulio Regeni”.
Tra le sue pubblicazioni:
AA.VV, “Navigare”, antologia di poesie edita dalla casa editrice Pagine, 2016
C. Raganelli, “Amore e politica nella vita di Nilde Iotti”, saggio storico edito dal Gruppo Albatros-Il Filo, 2017
AA.VV, “I racconti di Cultora-Lazio”, serie di racconti editi dalla casa editrice Historica, 2017
AA.VV, “Il Colle e i Palazzi. I presidenti della Repubblica italiana e la formazione dei governi (1946-1971)”, in corso di pubblicazione
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