Mercoledi, 19/09/2018 - Sono gli animali a indicare agli umani le soluzioni per sanare le ferite inferte all’ambiente. La tartaruga Cloe, il pellicano Pelko o il coccodrillo Giaki, insieme a tanti altri, sono i protagonisti delle favole scritte da Enrica Zinno (videointervista) architetta e progettista sostenibile.
“C’era l’esigenza di far conoscere i problemi dell’inquinamento superando l’ambito specialistico e ho pensato che le favole ecologiche potessero farlo attraverso un nuovo linguaggio e affidando il messaggio agli animali”. È una raccolta, quella editata da Phasar, che annovera già alcuni titoli; oltre a “Pianosa, utopia sostenibile”, Zinno ha firmato “Sempre nidificano Cicogne. Riscaldamento globale e ambiente tra favola e realtà” e “Favola Psiche e Ambiente”, dedicato dedicato all’Acqua, sostanza di vita e al grave problema della plastica nel mare: in copertina una domanda attira l’attenzione del lettore - “Può la Favola salvare gli Esseri viventi, l’Ambiente e il Mare soffocato dalla Plastica?” – che , mentre assapora la storia, trova la risposta. Incontriamo Enrica Zinno inoccasione del Festival di Bioetica 2018 (Santa Margherita Ligure, 27 e 28 agosto), dove è intervenuta portando la sua testimonianza sul filone Felicità e Ambiente.
“Questi libri hanno l’ambizione di portare informazioni e messaggi scritti con riferimenti a documenti stilati da soggetti accreditati. Sono favole ecologiche ‘alla Pinocchio’ che uniscono le conoscenze scientifiche alla fantasia nell’intento di promuovere il dialogo tra le generazioni. Gli animali trovano soluzioni, innovative e inimmaginabili, per salvare il mondo e le propongono agli umani, apparendo più bravi. ‘Favola Psiche e Ambiente’ non a caso è concentrato sulla plastica nel mare: lo scorso 5 giugno la Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata infatti dedicata a questo enorme problema. Nel libro sono inoltre inseriti le QR code: tramite una App si possono scaricare dei video a corredo delle informazioni e ci si può quasi ritrovare ‘dentro’ le isole di plastica che galleggiano nel Pacifico’. L’intento è quello di provocare un continuo switch off e switch on tra la realtà e la fiaba, tra l’attualità e le soluzioni del problema, soluzioni che ci sono. Come, appunto, gli animali spiegano”. Raffaella Naldi, medico psichiatra e psicoterapeuta, ha collaborato sul piano dell’analisi alla riuscita di un progetto innovativo che conta sulla “forza terapeutica della favola” per sollecitare attenzione in una “una sorta di viaggio salvifico, dove i problemi reali del degrado ambientale (quali la micro e macro plastica in mare, la biodiversità in pericolo e le conseguenze dei mutamenti climatici legati al riscaldamento globale antropico per l’uso di energie fossili e la deforestazione) sono affrontati e risolti col sorriso e la forza terapeutica che solo la favola può offrire alla mente umana affaticata dai propri stessi errori”. Perché “le soluzioni positive alle difficoltà incontestabili esistono e ciascun lettore, attraverso il racconto, può scoprire le proprie, dentro di sé e avviarsi, in l’equilibro con l’Ambiente, alla meritata felicità”.
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