'Emporio. Tutto quello che non trovi altrove': il libro di Donatella Mei e Franca Iannaccone (Edizioni Croce) per cogliere il senso, ritrovare pace e speranza
Come una raffica di fuochi d’artificio, la sequenza di racconti e poesie ti avvolge immergendoti in un mare di sensazioni. Donatella Mei e Franca Iannaccone firmano “Emporio. Tutto quello che non trovi altrove” (Edizioni Croce), una raccolta originale e piacevolissima che alterna prosa e versi per raccontare tante sfaccettature della più varia umanità. Circostanze verosimili oppure surreali che restituiscono storie sempre originali e dagli esiti inaspettati. Come la visita imprevista di Lucianino, che da ladro diventa stupratore, o la tentazione di lasciarsi sedurre dal giovane avvocato che la matura procuratrice, prudentemente, evita.
Abbiamo chiesto a Donatella Mei e a Franca Iannaccone come, quando e perché decidono di mettere insieme le storie raccolte nel libro come, quando e perché Donatella e Franca decidono di mettere insieme le storie raccolte nel libro.
Ci siamo incontrate nel 2018, frequentando ambienti affini seguendo la comune passione per il teatro e per la scrittura creativa e ci siamo quasi immediatamente accorte che, pur nella diversità stilistica, avevamo in comune una scrittura d'impatto e una sensibilità simile, rispetto al non voler cedere al richiamo dei luoghi comuni e del politicamente corretto. Tutto questo perché ad entrambe interessa un'analisi sincera di quello che ci colpisce, e fors’anche ci ferisce, pur se espresso in situazioni paradossali o immaginarie.
Da cosa nascono le storie pubblicate in Emporio?
C’è qualcosa di autobiografico e molto che non lo è. Non va dimenticato che entrambe abbiamo una passione per il teatro e quindi ci piacciono le storie spinte alle loro estreme conseguenze e nel contempo apprezziamo la sintesi, di qui, le poesie. Vogliamo mostrare ciò che i nostri occhi hanno visto o che potrebbero vedere; ci piace porre domande che chiedono una risposta non superficiale o astrusa e che ognuno può cercare; questo forse è il compito di uno scrittore e il compito di ciascuno di noi come persona.
C’è un messaggio, un filo rosso che il libro vuole proporre?
Abbiamo lavorato un paio di anni a questo progetto e con il tempo abbiamo un po' modificato l'idea iniziale di proporre una specie di cassetta degli attrezzi dove trovare quello che in un certo momento può servire: una poesia mentre si sta seduti in autobus, un racconto prima di addormentarsi, una trilogia di racconti da godersi in un pomeriggio di riposo trascorso raggomitolati sul divano. Poi man mano che il lavoro andava avanti ci siamo accorte che nei nostri scritti c'era questo filo rosso di cui parli, o meglio, c’era un percorso, forse tortuoso come tutti i percorsi che ci portano in un luogo dall’accesso arduo, eppure appagante. Ci siamo accorte che insieme potevamo guidare il lettore - tra ironia, paradossi, drammi, incomprensioni - ad un punto di svolta, a una rivelazione finale di ciò che ha guidato i nostri cammino, di Franca, Donatella e di noi due insieme. Ed è così che si arriva alla fine: da una parte alla ricerca di senso e in ultima analisi di pace che siano autentici in un mondo che invece declina il suo nichilismo e ci lascia senza speranza. Per quanto riguarda la scrittura di Donatella, il fine è lo stesso ma al contrario, vuole "sbattere il mostro in prima pagina" e farci conoscere e riconoscere (attraverso una scrittura tesa e apparentemente leggera) il rischio che corriamo nel rinchiuderci, appunto, nel nichilismo e nel disincanto assoluto.
Intervista a cura di Tiziana Bartolini
Emporio. Tutto quello che non trovi altrove
di Donatella Mei e a Franca Iannaccone
Croce editrice
Lascia un Commento