Mercoledi, 29/05/2019 - "Di fronte alla completa perdita dei diritti civili di metà del popolo di questo Paese, di fronte alla sua degradazione sociale e religiosa, di fronte alle ingiuste leggi e in considerazione del fatto che le donne si sentono offese, oppresse e private in modo fraudolento dei loro diritti più sacri, dichiariamo che debbano essere immediatamente ammesse a godere di tutti i diritti e i privilegi che spettano loro in quanto cittadini degli Stati Uniti". È questo un passaggio cruciale contenuto nella "Dichiarazione dei Diritti delle Donne e dei Sentimenti e deliberazioni", testo redatto nel 1848 e che rappresenta uno tra i primi “documenti politici, giuridici e universalistici dell’Occidente, atto costitutivo del movimento femminista liberale americano”.
Il merito di pubblicare il documento è dell'AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale), che lo propone in un’agile libretto in cui Maria Paola Fiorensoli inquadra storicamente la genesi della Dichiarazione tratteggiando i grandi temi che attraversavano l’Unione in quel periodo, dall’abolizione della schiavitù alla corsa all’oro al suffragismo.
Con questa pubblicazione, distribuita in proprio, l’AFFI inaugura la collana ‘Donnità’, che si pone l’obiettivo di “allargare la consapevolezza di ciò che le donne con le donne hanno cambiato in passato e come - ancora - il femminismo e le donne continuano a trasformare il mondo”. Nella stessa collana sono in preparazione due titoli: Sulla prostituzione e sul cliente; Sulle Molestie e discriminazioni.
Per contatti e informazioni: affi.socie2019@gmail.com
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