Benevento ha ottenuto il riconoscimento di 'Città che legge'

Venerdi, 17/01/2025 - A Benevento si legge e tanto. All’ombra delle biblioteche, nelle caffetterie, dentro gli androni dei musei, nelle serate fra le amiche delle associazioni culturali, pasteggiando davanti ad un dolcino o ad una focaccia, inventandosi festival letterari. C’è un brusio ed una vitalità che pervade da anni questa città dell’entroterra campano, con risultati spesso lusinghieri.
Ed è così che, proprio in questi giorni, il Comune di Benevento, ha diramato la notizia che il CEPELL, Centro per il Libro e la Lettura afferente al MIC, in collaborazione con l’ANCI, ha qualificato il capoluogo sannita del titolo di “Città che legge” per gli anni 2024, 2025 e 2026.
«All’insegna di tale importante riconoscimento accordato a quelle amministrazioni comunali che si sono distinte per essersi impegnate a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio, nel nuovo anno appena iniziato saranno numerose, varie e diffuse le iniziative per la promozione della cultura del libro, in collaborazione con tanti attori istituzionali e sociali, nell’ambito del Progetto-Azione “Benevento LibrAria”». Così l’ufficio stampa del Comune.
Sono diffusi i prossimi appuntamenti nell’ambito del Progetto-Azione “Benevento LibrAria”. A dare notizia di tutto ciò sono il sindaco Clemente Mastella e l’assessora alla Cultura alle Biblioteche Antonella Tartaglia Polcini, docente universitaria, la quale da sempre presenzia con competenza ed eleganza la rassegna.
Va dato, però, merito dell’importante risultato, anche alle tante iniziative, tutte in rosa, che negli anni hanno sostenuto e promosso la lettura in città.
Vi fornisco qualche esempio al volo.
C’è il gruppo di lettura Helgoland, voluto da Tullia Bartolini ed Antonella Totty Rosa, attivo mensilmente presso la Libreria Masone Alisei. Il gruppo organizza incontri su opere di autori che sono state particolarmente apprezzate. La rassegna si chiama “I Mille Coautori”. Helgoland ha una propria pagina facebook ed instagram.
Super attiva è anche l’associazione aps “Culture e Letture”, che fa capo alla giornalista Elide Apice (che ho già intervistato per Noi Donne) e che organizza letture e dibattiti a ritmo continuo e serrato. La location è la confortevole Libreria “Barbarossa”, dal cognome della titolare. Vi potete documentare a proposito sulla pagina facebook Culture e Letture aps.
Vi è poi la libreria Ubik, ubicata sul Lungo Sabato e gestita da dinamiche libraie, che ospitano incontri con autori e gruppi di lettura. Il calendario è sempre molto interessante e lo potete trovare sulla loro pagina facebook Ubik LiberiTutti.
Chi scrive, da vent’anni porta avanti una rivista semestrale cartacea orgogliosamente autoprodotta e dall’anno scorso ha fatto partire a Benevento le “Assise del Giornalismo e della Storia”, con momenti di confronto sui temi del giornalismo e sulla ricchezza della storia locale e mondiale.
L’anno scorso, al tavolo dei relatori, per il convegno di apertura, c’erano cinque splendide donne che hanno parlato di giornalismo e comunicazione.
Insomma, Benevento vive piacevolissimi momenti di condivisione culturale e le idee non mancano. Ottimo il riconoscimento arrivato nelle sedi istituzionali, ma da rimarcare anche il contributo non indifferente che viene dalla società civile. Si tratta di un caso virtuoso dove a contare sono le persone e se ciascuna viene valorizzata davvero potrà portare anche a nuovi risultati, come ad esempio Benevento capitale del Libro o Benevento capitale della Cultura. Questo è, in fondo, il senso che anima la partecipazione della società civile al dibattito democratico e tutta le serie di iniziative che vanno a comporre un quadro non statico, ma ricco e dinamico, di una città che pratica l’arte della lettura e della parola con esiti lodevoli. Ancora prima di qualsiasi riconoscimento ufficiale.