Il libro di Sandra Passerotti racconta il femminile di una pietra miliare della scuola italiana (Libreria Editrice Fiorentina, acquistabile anche on line)
Lunedi, 16/03/2020 - “Mi si è finalmente offerta l’occasione garantitissima che avevo messo per condizione a spedire la Carla. Così la prima bambina barbianese di 15 anni avrà finalmente la parità con i maschi. Va due mesi in una famiglia in Inghilterra“. Non nascondeva la sua soddisfazione don Lorenzo Milani scrivendo a Elena Pirelli Brambilla circa l’opportunità che riusciva ad offrire a Carla Carotti, una delle sue alunne. Era il settembre 1966 e un tale viaggio di studio era nel panorama di ben poche, e benestanti, famiglie italiane e certamente non alla portata delle famiglie di Barbiana. Ma il Priore era “fissato” con la conoscenza delle lingue straniere, convinto della loro importanza per affrontare il mondo del lavoro sia per i maschi che per le femmine. La scuola di Barbiana era ‘rivoluzionaria’ anche per l’obiettivo di voler costruire una sostanziale autonomia delle ragazze, uno dei suoi “pilastri” nel rispetto del suo punto di riferimento: la Costituzione.
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