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WOOLF  A-Z   -  Scritto da  Nadia FUSINI

WOOLF A-Z - Scritto da Nadia FUSINI

“Woolf A-Z”, un bellissimo testo appena uscito per i tipi di Electa S.p.A., da sfogliare, leggere, consultare, tenere sul comodino...

Mercoledi, 05/01/2022 - E giusto per dare un senso di continuità, con un significante ed un significato ‘breviario’ alla sempre ‘up-to-date' - ‘presenza’ di Virginia (Woolf) tra noi (cfr. https://www.noidonne.org/articoli/buon-anno-da-virginia-in-arte-woolf-18393.php) che si dà notizia di “Woolf A-Z”, un bellissimo testo appena uscito per i tipi di Electa S.p.A., ‘naturalmente’ redatto da Nadia Fusini, come si diceva, forse la maggior studiosa della grande scrittrice, sicuramente la più appassionata.

E’ un volume già dal tocco, curioso: piuttosto pesante, la copertina avoriata con dei radi disegni quasi post-futuristici - gli stessi che tappezzano in un ‘continuum’ di ‘onde’ il delicato raccoglitore - apre curiosamente il libro con l’indice dei nomi e delle voci.
C’è, dunque, tempo, tempo e pagine, per scegliere a poco a poco che cosa leggere su quel ‘tutto Virginia’, il Bloombsbury Group ed i suoi singoli, Leonard, Keynes, Fry, ma anche Jane (Austen), Charlotte ed Emily (Brontë), e poi Flush, the Common Reader, la Dalloway, Cézanne, l’Erotismo e la Sessualità, gli Ebrei ed i Gentili, Paolo di Tarso, Benito Mussolini, Gandhi, Orazio Flacco, la Pazzia, Jack the Ripper, Mamma e Papà e insomma...Chi ha paura di Virginia Woolf, giorno per giorno, minuto per minuto?

A sorpresa anche il frontespizio, come si addice ad ogni buon libro.
Giganteschi i caratteri, senza grazie, semplici e semplificativi, volutamente tali: una scelta estetico - moderna, specie oggigiorno, serve ad una buona lettura, è un viatico di sicuro successo.

E di certo il grafico, chi ha impaginato ed ha iconografato il testo, si è accordato con la Fusini che così lo presenta in... postfazione:
“Questo libro nasce dall’incontro a casa mia, in piazza del Paradiso, con Rosanna Cappelli e Carlotta Branzanti.
Dal loro entusiasmo.
Dalla grazia con cui han saputo coinvolgermi nel loro progetto ‘enciclopedico’.
E’ dunque un po’ anche ‘loro’.
Se lo dedico a Franco Marcoaldi, è perché il colloquio con lui mi è stato prezioso nell’ideazione delle singole voci, che come tessere di un mosaico scompongono e ricompongono il volto e l’opera di Virginia Woolf, provando ad inseguire i mille modi e le molteplici maniere in cui si è espressa nel suo tempo, ed ancora nel nostro secolo. E, spero, nei secoli a venire”.


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