Venerdi, 14/12/2018 - Si sentono accomunati dai tanti ostacoli per entrare nel mondo del lavoro ma condividono anche l’entusiasmo di chi vuole essere artefice del proprio futuro. I giovani e le donne del mondo cooperativo hanno avviato un percorso che, partendo dall’analisi dei problemi, intende arrivare alla formulazione di proposte concrete per superarli. Il primo passo è stato l’appuntamento del 10 dicembre: un world café che ha radunato intorno a quattro tavoli tematici donne e uomini di varie età e con differenti esperienze non solo cooperative per confrontarsi ed elaborare delle sintesi. Generazioni, il coordinamento dei giovani under 40 di Legacoop Lazio, ha voluto che la mattinata dedicata a “Under-Quote. Donne e giovani tra lavoro, diritti e opportunità” fosse un po’ speciale, a partire dalla location.
È stato infatti un pub, con i suoi caldi arredi post-industrial, ad accogliere un pubblico composito e di variegata provenienza, sottolineando la necessità e la voglia delle nuove leve della cooperazione di contaminarsi con altri mondi per trovare differenti chiavi di lettura da declinare in possibili progetti di lavoro.
A tirare le fila sulla base delle riflessioni emerse ai tavoli tematici è stata Betti Cannova, che ha sintetizzato in un masterplan le prime indicazioni operative: 1) alternanza scuola/lavoro: promozione e ricerca di consenso sul codice etico; 2) dialogo intergenerazionale: percorsi di affiancamento dei giovani cooperatori nei ruoli direttivi delle cooperative; 3) campagna di comunicazione nel sociale attraverso la narrazione di storie di vita; 4) omofobia: una legge che contrasti il fenomeno; 5) misure per la conciliazione e welfare aziendale.
Su questi ultimi temi si è soffermata Dora Iacobelli, vicepresidente Legacoop e presidente Commissione Pari Opprtunità Legacoop, sottolineando che “gli strumenti di conciliazione e la condivisione, insieme al sostegno all’imprenditoria femminile e alla rete di cooperatrici europee sono tra gli obiettivi di Legacoop nell’ambito dell’Alleanza” e, facendo riferimento al manifesto ‘Cambiare l’Italia cooperando’, ha osservato che “il legame tra generazioni e pari opportunità è imprescindibile”. Delle difficili condizioni del lavoro per le donne e per i giovani ha parlato anche Anna Vettigli, responsabile cooperative sociali del Lazio, rimarcando l’enormità di un dato: “sette milioni di giovani e donne in Italia che non hanno un lavoro o che riescono a trovare solo piccole occupazioni discontinue”. Da questo punto di vista la relazione di Salvatore Monni (videointervista), professore di Economia dello Sviluppo all’Università Roma Tre, ha dato un contributo specifico rispetto alla situazione della Capitale con gli elementi di MappaRoma, blog di cui è animatore. “Le disuguaglianze che si riscontrano tra i giovani e tra le donne sono la conseguenza del modello di sviluppo che caratterizza la città e che concentra l’attenzione solo sul prodotto, occorre invece porre l’accento sugli individui con tutte le loro differenze: di religione, di genere, sessuali, di provenienza. MappaRoma studia la città sulla base delle 155 zone urbanistiche in cui è divisa e che corrispondono all’incirca ai quartieri. Ci sono profonde differenze tra il centro e le periferie, ma nella città esistono tanti centri e tante periferie. Il modello di sviluppo che conosciamo ha disegnato una realtà urbana in cui i giovani e le famiglie più numerose vivono prevalentemente nelle zone periferiche, dove spesso i servizi sono più carenti, questo danneggia i giovani e soprattutto le donne. La periferia, però, è anche la parte più dinamica della città grazie soprattutto alle donne e ai migranti che, proprio perché estromessi dal mondo del lavoro, provano a creare piccole imprese”.
Questa vivacità ha bisogno di muoversi in uno spazio aperto in cui “occorre eliminare i recinti” perché “le donne e i giovani hanno capacità innovative e sensibilità che non vengono valorizzate nel mondo del lavoro di oggi” ha detto Fabio Mestici (videointervista), coordinatore regionale di Generazioni Legacoop Lazio, riportando l’osservazione anche nelle strutture cooperative, dove “la governance dovrebbe tenere conto delle presenze che le cooperative esprimono come donne e come giovani”.
Per Rosa Ciacci (videointervista), dell'esecutivo di Generazioni Legacoop Lazio, “il lavoro continuerà nel 2019 per far vedere che la cooperazione può fare proposte concrete. Oggi abbiamo seminato e sono certa che raccoglieremo i frutti”. Ha accolto positivamente tutte le sollecitazioni Placido Putzolu, presidente Legacoop Lazio, che ha assunto l’impegno arrivare alla costituzione della Commissione Pari Opportunità regionale nella consapevolezza che “la difficile situazione dal punto di vista economico e finanziario è la sfida su cui occorre impegnarsi anche chiedendo il contributo delle nuove leve e delle loro intelligenze, contando sull’apporto delle donne che sono un valore costitutivo e non accessorio da cui non si può prescindere. La sfida che abbiamo davanti e che dobbiamo vincere - ha continuato il presidente - è fare in modo che il modello cooperativo sia un punto di riferimento per le nuove generazioni. Per queste ragioni dobbiamo tralasciare alcune categorie ormai superate anche in relazione alle rappresentanze sapendo che donne e giovani sono indispensabili. Il lavoro sta cambiando: pensiamo all’innovazione digitale e alle start up che richiedono intelligenze fresche. I soci e i giovani soci devono dare stimoli e suggerimenti all’interno delle loro cooperative e nelle organizzazioni di rappresentanza”.
Il prossimo Congresso dovrà tenere conto anche del sentiment che ha generato un’iniziativa come Under-Quote, che ha inteso essere simpaticamente provocatoria anche nei titoli: Staffetta senza fretta, quel passaggio di testimone che dura in eterno (coordinatore Paolo Scaramuccia, esecutivo Generazioni Legacoop nazionale); Diverso da chi? Perché genere ed età sono ancora un ostacolo nel mondo del lavoro? (coordinatrice Marta Bonafoni, Consigliera regionale Lazio); Rivel-Azioni. Le buone pratiche per l'occupabilità di donne e giovani (coordinatrice Tatiana Bontà, HR Specialist Orienta); Leva obbligatoria. Come stringere il legame tra scuola e territorio (coordinatrice Giulia Tomassetti, coordinatrice Unione degli Studenti di Roma).
In attesa del prossimo appuntamento, previsto tra circa 6 mesi, il gruppo ricorrerà alla rete per continuare a scambiare idee e progetti sulle piste avviate. L’Agenda 2019 NOIDONNE Cult, donata ai/alle partecipanti e presentata da chi scrive e da Giovanna Mannarà che ha collaborato alla realizzazione, fa già parte degli strumenti di lavoro ed è stata accolta anche quale simbolico collegamento alle radici della cultura cooperativa.
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