Lunedi, 10/12/2018 - Abbiamo raggiunto Svetlana Kasyan il 10 dicembre, poco prima di andare in scena per l’avvio di “Prime Donne della lirica”, seconda edizione della rassegna ospitata dal Teatro Palladium di Roma che ha in programma nel 2019 le esibizioni di altre artiste di livello internazionale: Claudia Pavone (21 gennaio), Valentina Varriale (11 febbraio) e Mariangela Sicilia (25 marzo).
È una voce importante quella del soprano Svetlana Kasyan, nota per aver interpretato le protagoniste delle opere liriche più famose. “Ho iniziato nove anni fa già impersonando figure femminili che richiedono una grande estensione vocale. La cosa all’inizio mi spaventava un po’, ma col tempo l’ho accettata perché in fin dei conti sono proprio i personaggi come Madame Butterfly, Tosca, Odabella o Aida a farmi sentire viva sul palco e nella vita perché le loro storie, difficili e complicate, profonde e passionali alla fine ricordano la mia”. Svetlana Kasyan è nata e cresciuta in Georgia; ancora piccola, insieme alla madre scappa in Kazakistan da dove è costretta a fuggire per la fame e la disperazione a causa della guerra civile combattuta tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta sulla spinta separatista.
“Ero piccola, ma lo ricordo bene. Sono stati anni difficili nei quali non mi è mancato nulla grazie ai tanti sacrifici di mia madre. È grazie a lei che mi sono appassionata alla musica classica: ogni giorno mia madre non suonava le musiche di Vivaldi, Schubert, Donizetti e Chopin. Piano piano la musica è diventata parte integrante della mia vita, a tal punto da non poterne più fare a meno”.
Svetlana Kasyan inizia a cantare nel coro della scuola e a vincere i primi premi. A sedici anni decide di iniziare a lavorare per pagarsi delle lezioni private di canto.
La sua è una voce potente che va coltivata con lo studio quotidiano e continuo. La giovane Svetlana vuole diventare una cantante lirica e decide di partecipare alla selezione per il Conservatorio di Mosca, dove si diplomerà nel 2011. Nel frattempo vince anche molti premi in Russia, Cina e Stati Uniti d’America, facendosi conoscere ed apprezzare per le sfumatura della sua voce profonda che arriva a toccare acuti altissimi.
“Sono molto contenta della mia carriera, ma non è stato semplice: anni di studio per modulare la voce con sacrifici e privazioni che però rifarei ancora mille volte perché il canto lirico è la mia vita e lo sarà per sempre. Mi ritengo fortunata per quello che faccio e per i grandi professionisti e professioniste che ho incontrato in questi anni. Sono tutte persone che vorrei ringraziare insieme ai grandi direttori d’orchestra con i quali ho lavorato: Gianandrea Noseda, Riccardo Frizza, Omer Meir Wellber e Aldo Sisillo”.
Oggi, a soli 34 anni e con una carriera in ascesa, esibendosi nelle opere di Beethoven, Strauss, Wagner, Verdi e Puccini, Svetalana Kasyan ha già calcato i palchi più importanti d’Europa, dal Bolshoi di Mosca alla Fenice di Venezia, dall’Opera di Parigi al Royal Albert Hall di Londra, passando per il Teatro Comunale di Modena, il Teatro Regio di Torino, il Teatro comunale di Ferrara e quello dell’Opera di Roma, dove ha debuttato il 7 dicembre proprio nel personaggio pucciniano a lei tanto caro, La Tosca che, ci dice, le somiglia molto. “Sono rimasta sempre colpita dalla vita di questa donna dal temperamento forte ma allo stesso molto fragile, pronta a tutto per il suo amore, pronta a farsi giustizia da sola e a togliersi la vita una volta saputo della morte del suo amato. Una parabola che sottolinea il coraggio e la forza che appartengono a me e a lei che siamo due donne che viviamo d’arte e d’amore”.
Il tempo corre e Svetlana Kasyan ci lascia: deve continuare le prove per l’esibizione che la vedrà impegnata in un repertorio che va da Catalany e Rachmaninov, fino a Puccini e Tchaikovsky con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Marco Forgione.
Teatro Palladium, piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma - Tel: 06 5733 2772
http://teatropalladium.uniroma3.it/ - teatro@uniroma3.it - FB
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