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Una storia di donna: Abelke Bleken

Una storia di donna: Abelke Bleken

Ci sono vicende di donne che non andrebbero mai dimenticate. Una di queste riguarda Abelke Bleken e si svolse sul finire del '500, a sud est di Amburgo. Ce la racconta Jarka Kubsova nel suo "La palude delle streghe"

Lunedi, 16/12/2024 - Ci sono vicende di donne che non andrebbero mai dimenticate. Una di queste riguarda Abelke Bleken e si svolse sul finire del '500, a sud est di Amburgo. Erano tempi difficili e le accuse di stregoneria non colpivano solo i casi di vera o presunta apostasia, ma questioni diverse, relative ai raccolti, alle alluvioni, alle paure più recondite della popolazione.

Ne 'La palude delle streghe" (Neri Pozza, 2024), Jarka Kubsova ci racconta di questa contadina autonoma e forte, in grado di cavarsela da sola e, per questo, invisa a una società patriarcale, pronta a puntare il dito.

Si tratta, purtroppo, di una storia realmente accaduta e di un terribile processo per stregoneria che, complice la popolazione, si svolse in quei luoghi: bersagli preferiti di giovani e ambiziosi giudici erano spesso le donne sole. E Abelke non aveva mai voluto sposarsi. Dal padre, ricco contadino, aveva ereditato una terra e una fattoria lambite dal fiume Elba: una proprietà difficile, che solo il costante intervento umano riusciva a tenere a bada. Abelke ci si dedicava con saggezza: conosceva il volgersi delle stagioni, sapeva leggere nei messaggi che la Natura le inviava, almeno fin quando il fiume non ruppe gli argini prospicienti alla sua proprietà, segnandone drammaticamente il destino.

Il romanzo si affida a una penna che non cede mai al patetico e a una notevole capacità descrittiva. Britta e Abelke sono due donne i cui destini si incrociano, apparentandosi come spesso accade nelle storie declinate al femminile. Britta è una giovane donna di oggi che, con la famiglia, si trasferisce nei luoghi dove era accaduta la vicenda umana di Abelke molti secoli prima. E' impegnata con un lavoro part time e la crescita dei figli, costretta in un ruolo di moglie e madre che non tiene conto della sua sensibilità e dei suoi veri desideri. Il luogo, all'inizio, le appare idilliaco, ricco di suggestioni: i fiori, i profumi, il silenzio. Col tempo, però, i campi vuoti e bui iniziano a spaventarla, rivelando storie nascoste e dolorose che hanno a che fare col pregiudizio e col fuoco.

Indagando sulla vita di Abelke, Britta scoprirà parti della sua anima che chiedevano da tempo di essere ascoltate, e che daranno una nuova direzione alla sua vita.

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