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Toponomastica Femminile, la mostra 'Donne e lavoro'

Toponomastica Femminile, la mostra 'Donne e lavoro'

Esposta fino al 2 giugno la mostra 'Donne e lavoro' di Toponomastica Femminile

Sabato, 30/05/2015 -
Roma, 30 maggio 2015. “Un lavoro corale a cui hanno dato il contributo le tante donne della nostra rete mandando materiali da tutta Italia e in special modo dal Sud - spiega Livia Capasso (videointervista), anima generosa e collaboratrice instancabile del progetto Toponomastica Femminile -, una raccolta di foto e di documenti che permette di guardare quello che le donne hanno sempre fatto con occhio diverso”. Si intitola ‘Donne e lavoro’ (galleria fotografica) ed è la mostra organizzata da Toponomastica Femminile e ospitata presso la Centrale Montemartini, affascinante museo della Capitale che espone statue dell’Antica Roma accanto ad imponenti strutture di archeologia industriale. I pannelli della mostra sono ordinati per tipologia di attività: dalle tabacchine alle contadine della Bonifica dell’Agro Pontino, dalle pescatrici alle gelsominaie fino ad arrivare alle scienziate o alle giuriste. “I materiali parlano di lavori che abbiamo voluto in alcuni casi riscoprire oppure valorizzare e con questa mostra, pensata soprattutto per le giovani generazioni e per le scolaresche che così hanno modo di conoscerli” continua Capasso. Accanto ai lavori scomparsi ci sono anche le fotografie che illustrano le tante attività lavorative odierne e anche le alte specializzazioni delle donne: dalle ricercatrici alle donne della Protezione civile, dal lavoro di cura alla prima astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Rosangela Petillo (videointervista) è una delle volontarie che hanno composto i pannelli, contribuendo alla ricchezza della mostra e che, spiegando il suo sguardo di giornalista e fotografa, dice “ho cerato di ritrarre le attività in cui sono impegnate le donne, oggi, e che dal tradizionale lavoro di cura arrivano fino a lavori impegnativi e di resposnabilità”.



Il filo conduttore della mostra sono le targhe stradali, da cui il cammino di Toponomastica femminile ha preso le mosse per mostrare ancora una volta come, dal lavoro alle strade, le donne agiscono nell’ombra e come le pari opportunità siano ancora oggi non pienamente ottenute. Al quinto piano della Centrale Montemartini sono 70 i pannelli che compongono l’esposizione. La mostra “Toponomastica femminile: donne e lavoro” è itinerante e potrà essere esposta su richiesta e sarà anche visibile attraverso la rete.. I pannelli sono allestiti con foto, testi e ricerche provenienti da tutta Italia e che nell’insieme “vogliono sollecitare una riflessione sull’impegno lavorativo delle donne, costantemente presente e in continua evoluzione, e sulla contemporanea invisibilità del loro operato” osservano le organizzatrici, che spiegano “l'assenza di tracce femminili porta a riproporre stereotipi di genere largamente superati dalla reale dinamica sociale. Attraverso inclusioni ed esclusioni dalla memoria collettiva, le targhe stradali sono in grado di far riemergere storie rimosse e contribuiscono ad aprire gli orizzonti a nuove generazioni alla ricerca di una propria identità riportando a galla il vissuto e l’agito delle donne si combattono quindi stereotipi e violenze”.

La mostra è stata inaugurata ieri, 29 maggio 2015, nella stessa giornata della premiazione del concorso nazionale Sulle vie della parità 2015, lanciato dall’Associazione Toponomastica femminile e dalla FNISM, e patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Lazio, dal Comune di Roma, dall’Università degli Studi Roma Tre e rivolto a scuole, atenei, centri di formazione. Sarà visitabile fino al 2 giugno.

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