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Sole, cuore, amore

Sole, cuore, amore

Un film che narra in modo realistico la condizione di parte del mondo del lavoro oggi e la forza delle donne nell'affrontarlo

Domenica, 07/05/2017 - Sole, cuore, amore è l’esempio di come un film possa narrare la condizione di parte del mondo del lavoro oggi, più di molti convegni o studi sociologici.

Il film di Daniele Vicari, astro del nuovo realismo italiano con due straordinarie protagoniste: Isabella Ragonese indimenticabile con il suo cappottino rosso interpreta Eli ed Eva Grieco, che presta il suo volto e la sua arte di danzatrice (lo è nella vita reale) al personaggio di Vale, che sembra forse il più lontano, più in secondo piano, ma che dà molta forza al film, ci riesce appieno.

La storia è purtroppo una delle tante storie vere di questo nostro Paese dove di lavoro, ce n’è poco e quindi quando c’è, sei costretta a fare i salti mortali per tenerlo: Eli si alza alle 4,30 del mattino, da Nettuno va a Roma a lavorare in un bar e torna sfinita a casa la sera appena il tempo per salutare i 4 figli che sono già a letto e cenare con il marito disoccupato.

Ma questa sua vita, così faticosa e limitata non le impedisce di essere solare, altruista e generosa e farsi carico anche dei problemi degli altri: l’amica d’infanzia, la collega di lavoro, non rancorosa ma comprensiva con il marito che cerca un lavoro ma non lo trova.

Questo spaccato di umanità, in un mondo del lavoro spesso disumano, colpisce e fa riflettere e come dice il produttore Domenico Procacci: “La storia è possibile, tanto possibile che è accaduta più di una volta, pertanto andava raccontata. In Italia si tende a non voler vedere, ad andare al cinema per distrarsi. Invece questa storia va raccontata, perché accade ogni giorno e penso che lo spettatore dovrebbe farsi anche il regalo di riflettere guardando un film”.

Capire e riflettere che le tutele dei lavoratori si stanno assottigliando e stiamo assistendo ad un’erosione dei diritti che spesso viene mistificata come la risposta alla crisi economica e che l’accettazione di questa situazione non è dovuta alla mancanza di consapevolezza ma dell’impossibilità a ribellarsi e come dice Daniele Vicari “…..Nel film, Eli non vede la possibilità di ribellarsi perché ha il problema di portare a casa lo stipendio. E sa che se si ribellasse, perdebbe anche l’unica possibilità che ha”.

Un film anche femminista dove si afferma la grande forza delle donne che potrebbe essere la vera leva per cambiare le sorti del nostro Paese e lo affermano con grande consapevolezza Isabella Ragonese che dice “Questo personaggio per me è stato un regalo. Stimo Eli, verso di lei ho rispetto come se mi trovassi di fronte a un essere sacro, un esempio. Possiede un’energia incredibile. Ho interpretato un’eroina del quotidiano” e Vicari: “Il film è ispirato alle persone che amo di più, soprattutto donne. È arrivato per noi maschietti il momento di capire che se la società va avanti, in questo momento è soprattutto grazie a loro, grazie alla loro forza, che non è la nostra, perché noi quel tipo di forza non lo abbiamo”. “Questo film restituisce molto alle donne”, dice anche Eva Grieco. “C’è bisogno di dire che le donne sono forti e si caricano di problemi, si deve ripeterlo come un mantra, è una lotta ancora molto dura, purtroppo. Non lo si deve dare per scontato”.

Grazie per aver scritto, interpretato e prodotto un film così bello, ma soprattutto vero.

Laura Onofri

Sole cuore amore

Di Daniele Vicari. Con Isabella Ragonese, Eva Grieco, Francesco Montanari, Francesco Acquaroli, Giulia Anchisi, Chiara Scalise, Paola Tiziana Cruciani, Noemi Abbrescia, Giordano De Plano

E’ stato presentato alla Festa del Cinema di Roma ed è nelle sale in questi giorni

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