Apre con una provocazione (l’istituzione di una Giornata Nazionale dell’Amante anche come motore dell’economia) e chiude con una rappresentazione ironica degli stadi dell’innamoramento da uomo sposato con tanto di test per svelare chi è davvero quell’essere così idealizzato. La conclusione - fase IV, The End - è quella della ‘verità’: Lui è un Perbenista cui “interessa più il parere dell’uomo della strada che il tuo” poiché il suo sentimento più forte in assoluto è quello per la “facciata”. L’Amante, cioè la Lei ‘terza’, ha ben poche possibilità di passare al rango superiore della compagna ufficiale ed è destinata inesorabilmente a vacanze solitarie e ricorrenze trascorse in malinconia. “A chi in fondo non è capitato di tradire o esser tradita? Di essere o avere l’amante?” si chiedono le autrici in modo irriverente ma senza nascondere i patimenti dell’amore clandestino. Si rispondono, un po’ rassegnate e un po’ ridanciane, ma auto-assolvendosi ”Può capitare e certe volte va bene così”. Sì, perché l’importante è avere l’accortezza di non imperniare la propria vita intorno a quell’amore impossibile. Decisivo, per maturare tale consapevolezza, è il femminicidio di una loro concittadina da parte dell’amante che lei voleva lasciare. Il gruppo di amiche su impulso di Anita e Florinda dopo anni si ritrova per una cena che è segnata dall’assenza-presenza di Federica, la quale affida ad una lettera la sua testimonianza di ex-Amante: il tradimento l’ha “vissuto, inferto, subito” e conclude riconoscendo come colpa l’aver ingannato prima di tutto se stessa. Camilla Ghedini (giornalista) e Brunella Benea (consulente d’impresa) con 'AMO TE…starò con lei per sempre' porgono in una chiave interpretativa originale e moderna una condizione che è vecchia come il mondo, ma che oggi può essere reinterpretata da donne mature abbastanza da potersi permettere di vivere da Amanti, così come di liberarsi - anche con ironia - da una condizione di assoggettamento.
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