Uno scrittore dello Stato meridionale del Tamil Nadu narra il problema delle caste in un piccolo villaggio. La storia di una ragazza che perde la propria identità e la propria vita per regole sociali
Lei accetta di sposarlo e di andare con lui al villaggio di Kattuppatti, dove Kumaresan vuole avviare la sua attività di soda. I due giovani credono che saranno felici, ma ben presto Kumaresan e Saroja sono costretti a ricredersi. Nel villaggio però tutti vorrebbero sapere a quale casta Saroja appartiene.
Kumaresan sostiene più volte che la casta di sua moglie è la stessa a cui appartengono lui e la sua famiglia. Molti vicini, amici e parenti hanno dubbi. La carnagione chiara e i modi da cittadina di Saroja dicono il contrario e il risultato è un rifiuto da parte della madre vedova del ragazzo, Marayi, e l’ostilità di tutti gli altri.
“Perché hai fatto questo?” urla Marayi a Kumaresan nel momento in cui arriva con sua moglie. E rivolta alla giovane le grida contro “Cosa hai fatto per ammaliare mio figlio? A quanti uomini hai fatto questo?”.
Kumaresan crede che il suo amore per Saroja e la sua determinazione permetteranno alla famiglia e al vicinato di accettare e di accogliere la sua donna. Il ragazzo porta la sua sposa a trovare un amato zio in un villaggio vicino, pensando che sicuramente i legami familiari prevarranno sull’ossessione per la casta. Ma ben presto Kumaresan capisce che non è così. Neanche lo zio vuole accettare la giovane.
Saroja si ritrova oggetto di odio illimitato da parte di persone che non la conoscono e implora Kumaresan di portarla via, di riportarla a Tholur, o almeno in qualche città dove potrebbero essere accettati. Ma il ragazzo non vuole rinunciare alle sue convinzioni. Questo odio e disprezzo latente continua per tutto il romanzo e la situazione culmina in una terribile e onirica conclusione.
Anche se in Rogo le caste non vengono mai né difese né deplorate Murugan, con una scrittura semplice, sobria e spoglia, fa capire che l’odio nei confronti della donna nasce proprio da questo problema sociale.
Nato nel distretto di Namakkal, nello Stato meridionale del Tamil Nadu, Perumal Murugan è autore di undici romanzi e diverse raccolte di poesie e racconti. Scrive in tamil, una delle ventidue lingue ufficialmente riconosciute dall’India. Murugan racconta l’India dei villaggi. La casa editrice Utopia ha iniziato a farlo conoscere anche in Italia.
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