Login Registrati
Riflessioni in corsia / L'amore quando è amore

Riflessioni in corsia / L'amore quando è amore

Il matrimonio speciale di Alessandro e Valentina nel reparto di ematoncologia

Martedi, 15/02/2022 -

La cura ha diverse forme, anche quella dei sentimenti, moti dell’anima che guidano l’agire e lo vestono di calore. Quella che sui testi di filosofia viene definita con il termine umanità. In questa quotidianità coatta, che ci ha spinto a cambiare e a rinunciare ad alcune delle attività che fino a due anni fa erano salde consuetudini del nostro agire, accadono avvenimenti che ci ricordano il nostro originale e imperterrito radicamento concreto nella vita. Storie di persone che scelgono la speranza piuttosto che la disperazione. La conoscenza di sé a discapito dell’autocommiserazione. La confidenza in una reciprocità che ha alla base una fiducia nell’amore e nella condivisione dei sentimenti. Storie come quella che ci racconta Ornella sono la testimonianza di ciò che accade nel presente, nonostante tutto, e può accadere ancora nel futuro. Ci presentano una forma dell’amore che porta in sé il seme della speranza e insieme di una profonda coscienza e accettazione serena del limite. Ci ricordano che “nessun essere umano è un’isola” e il bene di cui godiamo, poco o tanto che sia, è sempre il risultato della nostra volontà unita a quella di altri, e questo risultato spesso ci arriva in modo inaspettato e indiretto, ci stupisce e ci riempie di gratitudine.
- - - - - - - - -

"Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita" (Tolstoj, Anna Karenina)

Questa deve essere stata la promessa di matrimonio che Alessandro e Valentina si sono fatti in questo 2022. Anno che già al suo esordio si è presentato complesso e faticoso. Alessandro conosce le caratteristiche di questo anno, sono anche le sue. È ricoverato in un reparto di ematoncologia, la sua fragilità fisica è severa. Ci convive da qualche tempo, ma non si è fermato. Ogni volta che ha inciampato si è rialzato, Valentina gli è sempre stata accanto. Mano nella mano hanno costruito una famiglia. I loro 5 figli raccontano il loro grande amore, resistente alle intemperie. In questo modo è maturata la loro volontà di promettersi e di impegnarsi in un atto civile.

Mi chiamo Ornella, sono infermiera presso il Centro Trapianti Midollo Osseo di Genova. Lavoro in ematologia fin dagli esordi della mia carriera. Ho visto e vissuto molte storie. Tutte sono state faticose, alcune dolorose, altre hanno avuto un lieto fine ed io sono felice nel ricordarle. Un matrimonio, però, non mi era mai capitato. L'eccitazione che ha animato il mio reparto, in quei giorni è indescrivibile. Ognuno di noi è stato protagonista. Alessandro nel preparare la borsa per essere ricoverato aveva messo tutto ciò che gli serviva, ma non aveva certo pensato ad una cravatta. Andando in ospedale non realizzi che tra una chemioterapia e l'altra avrai l'onore di mettere un anello al dito della tua amata, promettendo un infinito amore. I miei colleghi Damiano e Arianna hanno risolto la questione cravatta. Tornati a casa hanno cercato la più idonea, non quella blu cerimonia, ma quella con Daffy Duck perché il primo atto di cura passa dal sorriso e dal ridere di tutto, a partire da sé stessi.

La caposala del DH, Angela, ha organizzato il resto. Fiori, musica, nastri colorati appesi alle piantane, normalmente usate per reggere fleboclisi, ma che per un pomeriggio sono state da supporto scenografico.

Alessandro ha raggiunto Valentina in stanza midolli, trasformata per un giorno in sala per un matrimonio civile. Le è andato incontro nel suo abito da sposo, fiero di essere accompagnato da Daffy Duck. L'ha baciata, perché come dice Ivano Fossati in una sua canzone "L'Amore fa grandi le occasioni..."

Essere testimoni di un evento simile cambia la prospettiva del proprio lavoro. Radica la convinzione, qualora ce ne fosse bisogno, che la cura ha diversi aspetti. Rendere possibile un sogno, come un matrimonio, in un reparto oncologico, in piena pandemia, è cura!

Ricorderò per sempre l'11 gennaio 2022. Ci sono avvenimenti che sono una cesura, tra un prima e un dopo. Non ho timore nell'affermare che il mio essere infermiera ha un prima e un dopo il matrimonio di Alessandro e Valentina.

Provo per loro infinita gratitudine!


Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®