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 RIEQUILIBRIO DI GENERE NELLE NOMINE E DESIGNAZIONI PUBBLICHE: NOI RETE DONNE PROPONE LA LEGGE

RIEQUILIBRIO DI GENERE NELLE NOMINE E DESIGNAZIONI PUBBLICHE: NOI RETE DONNE PROPONE LA LEGGE

Mercoledì 9 settembre zoom meeting con il ministro Boccia, la viceministra Castelli e la senatrice Pinotti

Sabato, 05/09/2020 - “Ci aspettiamo di ottenere subito una legge per il riequilibrio di genere nelle designazioni e nelle nomine pubbliche. Una legge sul 50 e 50 è indispensabile e pensiamo che sia ormai un approdo ineludibile anche in considerazione del percorso che abbiamo compiuto in questi anni per affermare la parità, a partire dalle assemblee elettive”. Così Daniela Carlà (videointervista), fondatrice insieme a Marisa Rodano di Noi Rete Donne, illustra le finalità dell’incontro fissato per mercoledì 9 settembre (Zoom meeting dalle ore 18 alle ore 20, collegamento: https://us02web.zoom.us/j/87058112541?pwd=cXY5ak9rdkZwOVVqd1A0V1h6NFJKZz09) dal titolo “Riequilibrio di genere nelle nomine e nelle designazioni pubbliche” che vedrà la partecipazione del ministro Francesco Boccia, della viceministra Laura Castelli e della senatrice Roberta Pinotti dopo le introduzioni di Agnese Canevari e della costituzionalista Marilisa D’Amico.
“Sia chiaro, è mera questione di riserva di potere, bensì è una necessità del Paese avere un modo diverso e trasparente con cui nel pubblico, come governo e parlamento, si attribuiscono cariche e responsabilità nei ruoli di gestione tenendo conto del riequilibrio di genere. Un principio e una norma che deve valere anche a livello regionale o comunale, cioè in qualsiasi situazione lo Stato e tutte le sue articolazioni debbano individuare persone per ruoli apicali. Noi chiediamo trasparenza anche nei criteri che determinano le scelte”.
Al centro della questione non ci sono solo le pari opportunità, che “sono una realtà ancora da affermare compiutamente e da conquistare quotidianamente in un Paese in cui le discriminazioni sono all’ordine del giorno”, ma oggi c’è anche un’urgenza dettata dalla crisi economica e strutturale che la pandemia ha ulteriormente aggravato.
“Il contributo delle donne serve oggi, non domani, per affrontare i grandi problemi del nostro tempo - spiega Carlà - e di fronte a queste sfide epocali è indispensabile il contributo di tutti e tutte, le competenze e i talenti delle donne rappresentano un patrimonio che sarebbe un delitto non utilizzare”.
La legge che Noi Rete Donne chiede avrebbe anche un impatto positivo sul problema dell’innovazione perché “come ha dimostrato la legge Golfo-Mosca, la presenza massiccia di più donne nei Consigli di Amministrazione ha determinato un incremento di giovani e di laureati”.
La legge sarebbe quindi anche un concreto segnale di cambiamento per i/le giovani che continuano a pensare il proprio futuro all’estero. “Tutti parlano di rinnovamento e questa è la ricetta: creare le condizioni per nominare uomini e donne anche, e non sarebbe poca cosa, per applicare la Costituzione”.
Noi Rete Donne si aspetta che questo incontro sia decisivo nell’assunzione di una precisa responsabilità: approvare una legge in un tempo brevissimo determinando un percorso di lavoro.
“Le condizioni ci sono - sottolinea Daniela Carlà - perché sentiamo una maggiore e diffusa sensibilità rispetto alle discriminazioni di genere. Inoltre l’approvazione di una legge non è un obiettivo divisivo e, poiché a parole sono tutti d’accordo, ora chiediamo che questo comune intento sia dimostrato nei fatti”.





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