Ricordando Clara Sereni a due anni dalla morte. Il Premio nazionale
Il 28 agosto la scrittrice Clara Sereni avrebbe compiuto gli anni. Francesca Silvestri (ali&no) illustra le opere partecipanti al Premio a lei intitolato, edite e inedite
Martedi, 25/08/2020 - Il 25 luglio di due anni fa ci lasciava la scrittrice Clara Sereni, che era nata il 28 agosto. Con la sua morte schiva e lontana ci ha trasmesso un grande lascito: la dignità e la coerenza con cui ha vissuto ogni sua scelta, politica, culturale o affettiva, sempre dalla parte dei più deboli, dei diversi, degli ultimi con la massima libertà di pensiero. Un insegnamento fondamentale rintracciabile nei suoi scritti ma soprattutto nel suo mondo fatto di azioni più che di parole che in molti, soprattutto quelli che l’hanno conosciuta, conservano nella memoria. Parole come fretta, potere, tempo (come scrive lei stessa in un articolo del giugno 1995 da poco "neo-vicesindaco" di Perugia e in quel tempo per le donne valeva ancora la regola del maschile per gli incarichi istituzionali) divengono motivo di riflessione pubblica e non solo.
Le parole, quelle parole che costellavano i suoi libri erano veri e propri strumenti di cambiamento, di rivoluzione, la narrazione di una quotidianità mai banale o aggressiva che diveniva al tempo stesso istituzione e tradizione, politica e letteratura, e viceversa.
Perugia, la città dove ha vissuto per molti anni, che l’ha accolta nella scena politica e oggi ospita la sue ceneri, ha istituito un Premio Letterario Nazionale in sua memoria per opere di narrativa edita, inedita e biografica con una Giuria prestigiosa presieduta da Walter Veltroni e Liliana Segre. Il concorso, promosso da ali&no editrice (la casa editrice con cui la scrittrice ha collaborato per oltre 10 anni come direttrice della collana “le farfalle” dedicata alle biografie femminili) insiemeall’Associazione Officina delle Scritture e dei Linguaggi al Comune di Perugia con patrocini istituzionali di grande prestigio, si concentra su tematiche legate all’universo femminile e al sociale (inclusione, cura di sé e degli altri, volontariato, legalità, accoglienza), per mantenere vivo il ricordo ma soprattutto come invito a rileggere le sue opere.
Nella decina finalista degli EDITI sono entrati titoli di grande qualità da “Almarina” di Valeria Parrella a “La straniera” di Claudia Durastanti, dal ”Il silenzio dell’acciuga” di Lorena Spampinato a “Svegliami a Mezzanotti” di Fuani Marino.
Anna Sereni, a nome della famiglia, ricorda che «mai come in questo momento storico le parole di Clara sono più vive che mai e il Premio offre l’occasione per ricordarle soprattutto alle giovani generazioni. L’invito a stare dalla parte degli ultimi e costruire tante reti solidali, il dono del tempo, la gioia delle piccole cose, come il cibo, gli affetti, le amicizie, le sorellanze, le “casalinghitudini” che abbiamo vissuto un po’ tutti nei mesi scorsi ci riportano a lei».
Clara con l’orsetto Mishka - Foto Cottinelli
Info e contatti: www.premioletterarioclarasereni.it
info@mg2comunicazione.it
LUSINGHIERO RISULTATO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE DEDICATO A CLARA SERENI.
LE VALUTAZIONI DI FRANCESCA SILVESTRI DI ali&no
“I 47 manoscritti inediti che ci sono arrivati denotano un’attenzione alle tematiche proposte nel Bando, tenendo conto delle varie declinazioni possibili nei due generi ammessi, romanzi e racconti. I temi, come è noto, riguardavano il mondo femminile e quello sociale - spiega Francesca Silvestri di ali&no -, compresi il disagio e le fragilità, argomenti sicuramente non facili da affrontare in narrativa soprattutto da esordienti. E invece la sorpresa: non solo donne, ma categorie e scritture molto diverse tra loro hanno partecipato a questa prima edizione, giovani e meno giovani dall’Italia e dall’estero (anche dagli USA) hanno inviato manoscritti. Per quanto riguarda i contenuti devo dire che la storie legate al mondo femminile, i memoriali e le riflessioni su coraggio e resilienza hanno avuto la meglio. Molto sentito e anche centrale in alcune opere il tema della vecchiaia, segno di una ritrovata attenzione ai sentimenti e alla capacità di trasformazione di una stagione, quella della terza età, ormai sempre più presente nella società contemporanea. Un piccolo ma significativo numero è stato poi quello delle biografie narrate, la categoria oggetto del Premio Speciale della Giuria conferito da Liliana Segre, sulla scia delle ‘farfalle’ - la collana, lo ricordiamo, fondata da Clara Sereni nel 2010 per i tipi di ali&no editrice - un genere sicuramente non facile da praticare anche se ormai molto di moda in campo editoriale anche nel nostro paese”. Nella decina delle opere finalista degli editi troviamo: Valeria Parrella con “Almarina”, Claudia Durastanti con “La straniera”, Igiaba Scego con “La linea del colore”, Maria Rosa Cutrufelli con “L’isola delle madri”, Pia Pera con “ Apprendista di felicità” e tra le giovani scrittrici figurano Fuani Marino con “Svegliami a mezzanotte”, Serena Penni con “Il vuoto”, Maria Vittoria Luccioli con “O forse no”, Lorena Spampinato con “Il silenzio dell’acciuga”, Ilaria Bernardini con “Il ritratto”.
Le opere sono “tutte ugualmente degne di essere candidate a vincere la prima edizione del Premio Sereni e saranno votate anche da una Giuria Popolare costituita dagli studenti delle scuole superiori e universitari e da utenti delle Biblioteche pubbliche di Perugia, città di cui la stessa Sereni è stata Vicesindaca”.
La comunicazione ufficiale alla stampa della decina finalista degli inediti avverrà il 15 ottobre, mentre per conoscere il titolo edito vincitore della Prima edizione del Premio si dovrà attendere la Cerimonia di premiazione del 21 novembre a Perugia nella bellissima Sala dei Notari alla presenza delle autorità, della Giuria Specialistica e dei due Presidenti, Walter Veltroni e Liliana Segre, che speriamo potranno partecipare.
“Posso dire che siamo pienamente soddisfatti del risultato raggiunto. Non era per niente scontato che un Premio letterario alla sua prima edizione potesse raccogliere consensi così ampi e candidature importanti per gli editi, tenendo conto del difficile periodo che abbiamo attraversato per l’emergenza sanitaria che ha di fatto impedito ogni evento o cerimonia pubblica intermedia.
A tutti i partner di questa prima edizione che hanno collaborato alla sua piena riuscita, e in particolar modo alla famiglia Sereni, ad ali&no editrice, all’Associazione culturale Officina delle Scritture e dei Linguaggi e soprattutto al Comune di Perugia che ci ha creduto fin dall’inizio e con cui abbiamo condiviso tutti i passaggi in questo anno così travagliato. Grazie anche all’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), all’Università degli Studi di Perugia, con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, della Fondazione Listone Giordano, del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, di Banca Etica e di tutte le persone che con noi hanno voluto fare rete, il nostro più sentito e autentico grazie”.
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