ReteDonne: dopo undici anni è tempo di... Ripartenze!

Superati i 10 anni di attività con un giro di boa che si è incrociato con lo stop imposto dalla pandemia, finalmente questo undicesimo anniversario di ReteDonne - coordinamento delle italiane all'estero - si può celebrare in presenza. L'appuntamento - che ha il titolo significativo di 'Ripartenze. Le donne, la crisi: impatto, riscatto'  - è  fissato per sabato 13  novembre ad Amburgo. In vista della giornata di lavori in cui si alterneranno relazioni su "Produzione, riproduzione, retribuzione: ripresa e resilienza?" (Azzurra Rinaldi, economista) oppure "Abitare la Cura: immaginari attuali" (Anna Periz, psicologa e psicoterapeuta) e ancora "Terre-Moti: cosa genera la catastrofe" (Nina Bassoli, architetta), intervistiamo la presidente, Eleonora Cucina, che aprirà l'evento accompagnando la videoclip realizzata da Eleonora Lambo.
programma  -  report della giornata
Il titolo 'Ripartenze' non è stato scelto casualmente.... da dove ripartire, da quali valori e con quali punti di riferimento?
L’idea era di parlare di crisi. Della crisi pandemica ancora in corso ma non solo. Da sinologa mi vengono sempre in mente i due caratteri cinesi con i quali si traduce la parola “crisi”:  wēijī危机, due caratteri che si ritrovano nei termini “pericolo” e “opportunità”. Questa etimologia non è condivisa dagli studiosi, ma si è diffusa in molti testi divulgativi motivazionali e mantiene il suo fascino. Sempre in oriente troviamo il kintsugi, la tecnica giapponese per riparare con oro porcellane rotte. Le fratture vengono valorizzate e diventano il punto di forza. Queste metafore per dire che in ogni crisi alberga anche un nuovo inizio, una chance, un cambiamento, una metamorfosi. E senza perdere di vista tutto quello che i momenti di crisi ci tolgono, senza tralasciare i dati terribili sui rinnovati gap in termini di occupazione, lavoro non retribuito, peso di cura, vogliamo però anche guardare insieme a ciò che le crisi ci possono donare, per ripartire con rinnovata forza, creatività e consapevolezza. “Le donne, la crisi, impatto e riscatto” dunque il titolo de nostro convegno, “Ripartenze” un’aggiunta che dice tutto: dello spirito con quale vogliamo affrontare questa giornata e di quello con il quale affrontiamo la vita, noi, donne in emigrazione, che già innumerevoli volte siamo dovute “ripartire”.

Come italiane all'estero, e prevalentemente in Germania, che difficoltà vivete in genere e quali in particolare con la pandemia?
Credo la principale difficoltà sia stata il non poter tornare dalle famiglie di origine in Italia e l’apprensione per genitori anziani rimasti isolati. Altrimenti oserei avanzare l’ipotesi che abbiamo affrontato la pandemia con più strumenti. Il distanziamento sociale, così doloroso per tutte/i, ci ha colto per certi versi meno impreparate, perché abbiamo già sviluppato e raffinato strategie per superare la distanza fisica dai nostri cari, dalle persone importanti. Per alcune il senso di smarrimento in un momento di così alta criticità ha acuito il senso di sradicamento, ci ha fatto interrogare più severamente sul perché siamo qui e non a “casa”, su cosa sia “essere a casa”, rimettendo in moto il carosello dei dubbi esistenziali.

Un'assemblea è sempre occasione di bilanci ed aver superato i 10 anni è un bel traguardo. Quali considerazioni e quali prospettive?
Il 13.11.2021 è una data particolare, ci siamo fondate esattamente 11 anni fa a Amburgo negli spazi del Consolato Generale d'Italia di Amburgo (allora ne avevamo ancora uno). Dalla sua fondazione ReteDonne ha organizzato ogni anno in una o due città della Germania manifestazioni per trattare temi da una prospettiva di genere e da una prospettiva di donne in migrazione. Ne è nata una rete di contatti vivacissima fra donne italiane attive su tutto il territorio. Sono le "sinergie di genere" che hanno portato alla realizzazione di vari progetti politici, culturali e sociali. L’anno scorso volevamo tornare a Amburgo per festeggiare il decennale, la pandemia ce lo ha impedito, ma non ci siamo scoraggiate ed eccoci qui a festeggiare gli 11 anni in una sala bellissima lungo il lago Alster. Nello spirito di “tessere la tela” (il nostro motto) torniamo a incontrarci, donne italiane da moltissimo tempo in Germania e giovanissime, per scambiare saperi e esperienze, per conoscerci meglio, per riflettere e darci sostegno reciproco. La pandemia ci ha imposto di tenere la consueta assemblea generale in altra data e quindi quest’anno sarà una giornatada dedicare tutta ai contenuti e all’incontro finalmente in presenza. Avremo interventi di interessantissime referenti, ma anche spazio per un workshop, per l’arte, per la convivialità. Manchi solo tu, cara Tiziana Bartolini, che da anni ci conosci e ci segui!

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