Mercoledi, 10/08/2022 - E’ uscito di recente, per i tipi di Marsilio editore, un libro molto particolare: "Residenza per signore sole" di Togawa Masako, pubblicato per la prima volta nel 1962, ma solo ora tradotto dal giapponese da Antonietta Pastore.
La MASAKO, nata nel 1931, è stata una delle più importanti scrittrici giapponesi di ‘noir’. Nata a Tokio, è stata cantante, attrice e, per anni, conduttrice di un nightclub, raggiungendo la notorietà non solo come giallista, ma pure come icona gay e femminista.
Questo suo libro vinse l’autorevole premio per il genere dedicato a Edogawa Ranpo.
E’ scomparsa nel 2016.
Il lavoro è considerato un grande classico della letteratura ‘noir’ giapponese.
Ciò che lo rende particolare e, forse, unico, è proprio l’atmosfera che l’Autrice è riuscita a creare lungo l’intera narrazione tutta giocata sul paradosso a coinvolgere la vita di 150 donne sole che vivono nella Residenza K - quasi fantomatica, ma ben vera, esistita - con tutto il male da loro commesso, o scontato o ricevuto.
Si potrebbe quasi definire, l’opera, un giallo metafisico, nell’attesa procrastinata e da loro vissuta di un qualcosa che potrebbe per sempre sconvolgere le loro ‘quiete’ quotidiane esistenze.
In sottofondo la forma e la sostanza della civiltà orientale che, talvolta, trova momentaneo rifugio in quella occidentale, ‘assaggiata’ a brani, a smozzichi, piccoli morsi di un ‘modus vivendi’ che potrà portare alla disperazione o alla resurrezione, il tutto ‘condito’con una cifra stilistico - scrittoria al di sopra delle righe, piena di ironia e di una ‘conoscenza’ che va ‘oltre’, che confronta e indovina.
Un libro da non perdere, di eccellente ed intrigante lettura.
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