Premio Volontariato Internazionale FOCSIV a Maria Luisa Cortinovis Beretta
Con il Colegio San Gabriel in Ecuador Maria Luisa Cortinovis scommette sui giovani e sulla formazione integrale della persona. In udienza privata con FOCSIV dal Santo Padre
Sabato, 06/12/2014 - “Perché con il suo Colegio San Gabriel scommette sui giovani, attraverso la formazione integrale della persona: essi sono il futuro di un popolo e anche la speranza di una società più fraterna e più giusta”. Questo è un passaggio particolarmente significativo del Premio del Volontariato Internazionale FOCSIV che illustra le ragioni per le quali l’edizione 2014 è stato assegnato a Maria Luisa Cortinovis. Sposata e con due figli, Maria Luisa nasce 74 anni fa a Bergamo. Il suo impegno nel volontariato internazionale inizia negli anni ’60 insieme al marito Sergio Beretta e subito dopo il matrimonio partono per varie missioni, convinti che “noi dobbiamo partire per risarcire quei popoli di quello che abbiamo tolto loro”. Arrivano in Ecuador negli anni ’70 e a La Troncal, una cittadina della provincia del Cañar a 70 chilometri da Gauyaquil, realizzano il complesso scolastico San Gabrielutilizzando un terreno regalato da un importante zuccherificio che richiama numerosissimi lavoratori da tutto il Paese. Da subito l'obiettivo di Maria Luisa Cortinovis è “offrire un punto di riferimento educativo e formativo per trasformare una società dove regnano la miseria, l’ingiustizia, l’egoismo e l’invidia”. Oggi sono circa 800 gli alunni che frequentano il Colegio San Gabriel, che comprende una scuola primaria e una tecnica con diverse specializzazioni in campo artigianale ed industriale; il complesso ha anche un convitto e un'unità produttiva che riesce a procurare risorse economiche per la scuola avvalendosi della collaborazione sia degli insegnanti che degli studenti. Nelle sue aule sono passati oltre 14mila giovani ai quali è stata data la concreta possibilità di una vita dignitosa e indipendente dal punto di vista economico, morale e culturale. Giustizia, inclusione sociale, autosostentamento sono le parole che hanno attraversato questa lunga esperienza e la commossa testimonianza di Maria Luisa nel ricevere il premio a Roma lo scorso 4 dicembre ha illustrato il senso del progetto educativo San Gabriel: “offrire identiche opportunità a tutti i giovani, anche, e soprattutto, a quelli che provengono da famiglie povere ed indigenti quale contributo alla giustizia e alla pace sociale in un Paese che non è ancora uscito del tutto dalla logica della separazione di classe”. Arrivata a Roma con la sua famiglia e con alcuni gabrielini, Cortinovis, insieme ai volontari e ai rappresentanti dei 70 organismi federati alla FOCSIV, è stata ricevuta in Udienza privata dal Santo Padre al quale ha portato due doni particolari: una fotografia del Colegio San Gabriel e dei suoi allievi riprodotta con la tecnica della vetrofusione dagli studenti del laboratorio di scultura e arte grafica e una pressa in miniatura realizzata dai ragazzi del laboratorio di meccanica. Papa Francesco ha definito i volontari FOCSIV “testimoni di carità, operatori di pace, artefici di giustizia e solidarietà” e li ha incoraggiati “a proseguire con gioia su questa strada di fedeltà all'uomo e a Dio”. Un impegno, quello del Colegio San Gabriel, che coinvolge tutta la famiglia Cortinovis-Beretta, poiché anche i figli Diego e Annamaria sono impegnati, come insegnante e medico. Il Premio è andato a Maria Luisa Cortinovis anche per il suo essere “famiglia in missione” e la stessa Anna Maria ha sottolineato che “la famiglia deve essere capace di guardare fuori ed essere aperta al mondo, non deve ‘mettere le tende alle finestre’”. Con questi presupposti i Cortinovis-Beretta si sono aperti al mondo, in un volontariato “laico ma guidato dal Signore” costruendo giorno dopo giorno “un progetto di sviluppo locale e laboratorio di fraternità - ha osservato Gianfranco Cattai Presidente FOCSIV - teso a contrastare ogni causa che genera iniquità, opponendosi con fermezza all’idea che l’uomo e il Creato siano solo oggetto di consumo, merce sacrificata sull’altare del profitto”. Il Premio FOCSIV è giunto alla XXI edizione e si fregia dell'Adesione del Presidente della Repubblica e della sua Medaglia di Rappresentanza, che è stata consegnata alla vincitrice. La scelta conclusiva è avvenuta fra 4 finalisti che hanno raccolto oltre 11mila voti on line attraverso il sito di Famiglia Cristiana. I 4 finalisti erano: Maria Luisa Cortinovis (Ecuador con ACCRI-Socio FOCSIV), Marco De Luca (Cuba con Semi di Pace International), Elena Magoni (Kenya con Ai.Bi.) e Gianfranco Morino (Kenya con World Friends). A quest’ultimo è andata la Menzione speciale da parte della Giuria “per il lavoro straordinario che sta svolgendo per curare chi non si può curare nelle baraccopoli di Nairobi”.
Foto di Stefano Dal Pozzolo/Contrasto per FOCSIV
FOCSIV - Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario
FOCSIV è la più grande Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana presente in Italia. Oggi ne fanno parte 70 Organizzazioni, che contano 5.300 Soci, 398 gruppi d'appoggio in Italia e oltre 30mila persone tra aderenti e sostenitori. Sono oltre 600 i volontari espatriati e circa 3mila gli operatori locali nei 470 progetti di sviluppo con oltre 50mila beneficiari. In Italia più di mila volontari collaborano alle iniziative promosse sui territori e nella gestione dei progetti nei PVS. Impegnata dal 1972 nella promozione di una cultura della mondialità e nella cooperazione con le popolazioni dei Sud del mondo, FOCSIV contribuisce alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, alla tutela e promozione dei diritti umani e alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali, in coerenza con i valori evangelici e alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Dalla sua nascita FOCSIV, con i suoi 70 Soci, ha impiegato oltre 18.000 i volontari che hanno messo a disposizione delle popolazioni più povere il proprio contributo umano e professionale. Si tratta di un impegno concreto e di lungo periodo in progetti di sviluppo nei settori socio-sanitario, agricolo, educativo-formativo, di difesa dei diritti umani e rafforzamento istituzionale.
Lascia un Commento