Pillon Vicepresidente della Commissione Infanzia e Adolescenza: uno schiaffo alla società civile!
La nomina di Simone Pillon a Vicepresidente della Commissione Bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza da parte della maggioranza parlamentare, suona come uno schiaffo alla società civile che chiede con forza il ritiro del suo disegno di legge.
Sabato, 17/11/2018 - Negli stessi giorni in cui l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, massima e indipendente Istituzione per i diritti dei minori, ha evidenziato le molte criticità del Ddl PIllon e la necessità di un approccio individuale per la realizzazione del supremo interesse del minore in caso di separazione dei suoi genitori, con un parere che di fatto smonta pezzo per pezzo tutto il disegno di legge, il senatore Pillon viene nominato Vicepresidente della Commissione parlamentare bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.
Questa nomina da parte della maggioranza parlamentare, suona come uno schiaffo a tutte quelle associazioni, movimenti, femminili e femministi, che si occupano dei diritti dei minori e dei diritti in generale, alle organizzazioni sindacali, a tutti quei Comitati che in questi mesi si sono formati spontaneamente e alle migliaia di persone che in tutti i modi hanno cercato di fare sentire la loro grande preoccupazione per una riforma che di fatto scardina l'impianto del diritto di famiglia e che, se diventasse legge aumenterebbe la conflittualità fra i coniugi, metterebbe a rischio tante donne maltrattate che sarebbero in grave difficoltà a chiedere la separazione in caso di violenza domestica, generando situazioni di maggiore tensione nell'affidamento dei figli, ignorando il persistente squilibrio di potere e di risorse economiche tra i coniugi, favorendo il genitore più forte economicamente
Questa nomina significa che per questo Parlamento non contano i cittadini e le cittadine ed è l'arrogante risposta a tutti quei giuristi, giuriste, psicologi psicologhe, e tutte quelle persone che sul campo ogni giorno affrontano i problemi dei minori legati alle separazioni e che affermano che l'attuale legislazione sull'affido condiviso funziona nell'oltre 87% dei casi e chiedono con forza il ritiro di questo disegno di legge e degli altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato.
E svela anche il vero obiettivo della maggioranza e di questo governo: tornare al passato, tornare ad avere famiglie indissolubilmente legate, nel bene e nel male senza possibilità di separarsi come succedeva nel secolo scorso, smantellare una dopo l'altra le leggi di civiltà conquistate nella stagione dei diritti civili: la 194, quella di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, lo Statuto dei lavoratori, la legge sul diritto di famiglia e quella sul divorzio. Oggi più che mai è necessario rinsaldare la rete per affermare i diritti per tutte e tutti, per rendere esigibili i valori della nostra Costituzione e per contrastare proposte di legge e modello di società lontani da quei principi: la nomina di Simone Pillon chiarisce in che direzione questo esecutivo e la maggioranza che lo sostiene vogliono andare.
Non hanno capito però che questo atto non farà che rafforzare e unire la società civile, e l'avviso per tutti è: "continueremo, con sempre più determinazione le nostre lotte in difesa della democrazia e dei diritti."
Lascia un Commento