Perdersi, di Annie Ernaux

Mercoledi, 12/02/2025 - Un diario lungo un anno, lucido e spietato, affidato a una scrittura febbrile: passione, desiderio, tutto quello che una donna può concedersi, senza sconti né pentimenti.

Qui e lì, appunti che sono un' anticipazione di ciò che Annie Ernaux scriverà poi ('Passione semplice', tra i suoi più grandi successi) ma anche e, soprattutto, 'Gli Anni, dove l'autobiografia sarà la tela dove tessere una trama complessa, generazionale ("Questa notte, certezza di dover scrivere della storia di una donna nel tempo e nella Storia").

La scrittura è, per la Ernaux, un mezzo per farsi amare, "anche se questo" scrive "è già smettere di amare". E poi aggiunge:"Perché credere che io soffra di più dal momento che sono una scrittrice? Io non 'sono' una scrittrice, io scrivo, poi vivo".

Nel diario della sua devastante passione per un uomo sposato, più giovane di lei e di nazionalità straniera, le date si confondono e i giorni scivolano via in attesa di una telefonata che non arriva. "Lui ha un'altra nozione del tempo, che non calcola nemmeno.Ed è proprio quest'assenza di calcolo a significare così tanto: nella sua vita sono a tal punto poco necessaria".

Risvegli lividi nella notte, solitudine, volontà di amore e morte. Un viaggio da sola, a Firenze, in compagnia dei fantasmi, serate trascorse a desiderare il corpo dell'altro. Passano intere settimane senza che lui si faccia vivo.

"Quanto è dura accogliere, accogliere sempre, come ho fatto per tutta la vita. Sarebbe più semplice proteggersi per preservare il potere di scrivere. Ma in questo caso cosa scrivere? Cosa, che sia vero e giusto?".

La traduzione di Lorenzo Flabbi per L'orma Editore fa, di questo testo, un'opera imperdibile e necessaria.