PAROLE DI BELLEZZA. La via Francigena Renana e la Via Regina: Domaso... Gravedona... Dongo / 2

Giovedi, 27/10/2022 - L’interno di San Bartolomeo, a Domaso, sorprende con il trionfo di meravigliosi stucchi, marmi e affreschi. Il timbro sulla Charta del Cammino (dove raccogliamo orgogliosamente ‘le prove’ dei nostri passaggi) spicca con la bella effige del santo.
È tutta al femminile la rappresentanza istituzionale che ci accoglie in comune, guidata dalla vicesindaca Rita Mazza, insieme alla rappresentate della Pro Loco di Domaso.
Pausa pranzo nel salone del piano nobile della seicentesca Villa Camilla, con indimenticabile vista lago. Timbro (quello del Comune è di un bel verde che spicca per ricercatezza cromatica), foto di gruppo e di nuovo in cammino sul lungolago. Non senza aver ricevuto in dono le preziose marmellate e il miele di AgroFit, azienda agricola guidata una donna!
La meta è Gravedona ma, prima di arrivare a destinazione, una breve sosta è riservata alla scultura realizzata da Abele Vadacca, che ha scolpito su un masso il volto addolorato di una donna per restituire la memoria del distacco per le migrazioni: nel 1600 da quelle rive gli uomini delle famiglie si imbarcavano alla volta della Sicilia, al tempo la ‘terra promessa’ dove alcuni riuscivano anche a fare fortuna.
A Santa Maria del Tiglio ci aspetta la visita guidata con Melissa Neri, con la quale apprezziamo le particolarità architettoniche di questo mirabile esempio di chiesa romanica (una tra le più importanti della Lombardia) risalente al XII secolo e la ricercatezza nell’alternanza delle pietre usate: il marmo bianco di Musso e la pietra scura di Olcio (Lecco).
Con l’arrivo a Dongo, dopo aver percorso circa 18 km, si pensava di aver concluso una giornata già molto ricca di incontri e bellezze. Invece gli amici dell’associazione Iubilantes ci hanno riservato una ulteriore sorpresa: la visita alla biblioteca del Convento francescano di Dongo con la possibilità di ammirare manoscritti miniati, incunaboli, cinquecentine e seicentine: volumi preziosissimi alla cui scoperta ci hanno guidato le conoscenze di Alberto Traversi Montani, bibliotecario per passione.
Il pernottamento nelle celle dell’antico convento francescano ha suggellato la prima, indimenticabile, giornata di cammino sulla Via Regina.


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PAROLE DI BELLEZZA. COMUNICATORI IN CAMMINO sulla via Francigena Renana

È il press tour organizzato dalle Associazioni Iubilantes, Rete dei Cammini ETS e  Viandando che dal 20 al 23 ottobre ha portato un gruppo di comunicatori, giornalisti e blogger a percorre a piedi lo splendido tracciato dell’antica Via Regina / Cammini della Regina da Dascio a Como: un tratto della Via Francigena Renana, importante percorso storico transalpino di circa 300 km descritto da Ambra Garancini (presidente di Iubilantes) nella guida “La Via Francigena renana a piedi. Dalla Svizzera al Po passando per Milano in 15 tappe” (ediciclo, 2022).

L’iniziativa, che ha avuto come media partner nazionali Radio Capodistria e il settimanale NOIDONNE on line, è stata realizzata grazie al supporto organizzativo della Camera di Commercio di Como e Lecco e con il coinvolgimento di una rete locale composta da Comuni, Associazioni e dalle ProLoco: regionale, di Griante Cadenabbia, di Dongo e di Domaso

Il gruppo dei pellegrini comunicatori:
Rosario Tronnolone (Radio Vaticana),
Loredana Cornero (presidente Associazione Viandando), Barbara Urizzi (Radio Capodistria),
Tiziana Bartolini (direttrice NOIDONNE),
Serena Merico (blogger e comunicazione social),
Sergio Valzania (Radio Inblu – 2000),
Gaia Ferrara (direttrice di Viandando, già presidente di Ad limina Petri
ha camminato per 70 km da Dascio il 20 ottobre, con meta Dongo; il 21 da Dongo a Menaggio; il 22 da Menaggio a Tremezzina; il 23 da Carate Urio (chiesa di S. Marta) a Como e il Museo della Seta - uno dei partner del progetto di cammino - è stato il punto di arrivo del percorso.

Lungo il cammino, i volontari Iubilantes hanno provveduto a rinnovare gli adesivi della segnaletica dei “Cammini della Regina”, posizionati nel 2016 in occasione dell’omonimo progetto interregionale.