La presentazione del libro 'Perché. Una Storia Vera' di Anna Agostiniani è occasione per affrontare in una scuola pubblica il tema degli abusi sui minori
Mercoledi, 19/02/2025 - Quando la presentazione di un libro si connota come narrazione di episodi di vita realmente vissuta, si respira tra i convenuti un’aria speciale, che coinvolge i presenti non solo razionalmente ma anche emotivamente. Al punto di avvertire con le corde dell’anima sensazioni di profonda vicinanza con chi lo ha scritto. Così è stato per me durante un incontro, organizzato dai Lions di Sala Consilina (Sa), avente ad oggetto la drammatica realtà degli abusi sui minori, durante il quale la presentazione di Perché “Una Storia Vera” (Book Sprint ed) è stata l’occasione per conoscere l'autrice, Anna Agostiniani. Il suo racconto di quanto occorsole durante l’infanzia ad opera della famiglia che l’aveva adottata, imponendole - oltre che una vita violenta - addirittura la prostituzione minorile, si è snodato lungo un binario che correva dritto verso la meta di fare comprendere all’uditorio quanto ancora, a distanza di quasi settant’anni, il suo vissuto di bimba abusata condizioni pesantemente la sua vita attuale.
La bimba abusata emerge sempre prorompente dalle parole di vita scritte nel libro, che vorrebbe arrivare al messaggio esplicito presente in un proverbio africano colmo di saggezza, per il quale” Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. Si tratta, cioè, di un forte richiamo all’importanza di una comunità nella vita di un bambino, una comunità che non solo offra amore e sostegno, ma che sappia essere un salvagente nei momenti di fragilità, specialmente quando la famiglia, per varie ragioni, non può esserlo. Le ragioni subite dalla bimba di nome Anna risalivano nel tempo agli anni cinquanta del secolo scorso, ma sono ancora oggi più che mai attuali.
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