Nuove Risposte, una cooperativa di Persone proiettata verso il futuro
Evento di presentazione del libro 'Una storia che guarda al domani'. A Cinecittà testi, simboli, parole e musiche per sottolineare il valore del passato e la voglia di continuare il cammino
Martedi, 26/06/2018 - La vivacità propositiva che attraversa Nuove Risposte è stata protagonista dell’evento di sabato 23 giugno 2018 che si è tenuto nell’evocativa cornice di Cinecittà. La Cooperativa sociale Nuove Risposte, fondata nel 1980, ha voluto segnare un momento di passaggio particolarmente delicato e importante di un lungo cammino. Mantenendo fede alla sua originalità e alla lungimiranza che ne ha sempre caratterizzato l’operato, non ha atteso il traguardo dei 40 anni. Per il gruppo dirigente di questa solida realtà dell’imprenditoria cooperativa, romana e non solo, il punto non era, infatti, organizzare una celebrazione quanto piuttosto guardare al futuro affrontando una nuova fase e portando con sé, come punti di forza, i successi collezionati e le competenze maturate, i valori sempre riconfermati, le difficoltà superate e le sfide di volta in volta vinte. Persino i mancati traguardi, immancabili quando i percorsi sono autentici e conquistati giorno per giorno, hanno avuto spazio nella narrazione che, grazie alla pubblicazione del libro, resterà testimonianza materiale di quanto realizzato da una comunità di donne e uomini che hanno sempre lavorato con e per le persone e i loro bisogni.
Il titolo è già una sintesi dei tanti significati di una bella storia, scritta e agita con un grande protagonismo femminile: “Una storia che guarda al domani. Quasi 40 anni tessuti con testa e cuore” (ed Cooperativa Libera Stampa). Così presenta il volume la Presidente: "Il racconto dei fatti e delle circostanze è frutto di un lavoro di gruppo in cui si sono intersecati ricordi e interpretazioni che ci piace immaginare come i fili che compongono l’ordito e la trama dell’arazzo tessuto da tutta la Cooperativa in questi decenni. Sulla base dell’esame minuzioso dei documenti societari e della attenta contestualizzazione storica compiuta da Pino Bongiorno, che ha anche raccolto testimonianze e ricercato articoli pubblicati, si snodano i vari capitoli cui hanno contribuito elaborazioni di Tiziana Bartolini, Alessandra Grifoni e Mariella Zotti e, in particolare per la ricerca iconografica, Lidia de Vroed e Rosalba Epifani. Come presidente sono loro riconoscente per aver saputo collaborare in armonia".
La presentazione del libro è stata l’occasione per chiamare a raccolta soci, dipendenti e amici che sono stati partecipi o protagonisti dell’evoluzione e dello sviluppo di un progetto nato “con l’idea di voler contribuire alla crescita sociale e civile della società, sentendosi parte attiva di essa e soggetto propositivo”. Ascanio Celestini nella prefazione, richiamando questo passaggio nell’introduzione della presidente Elisa Paris, ha augurato “lunga vita” alla Cooperativa sottolineando che “la crescita della quale si parla è possibile solo se gli agenti che la desiderano escono dalle proprie case, scendono nelle strade per entrare nelle scuole e negli ospedali, nelle prigioni e nelle fabbriche, sui campi e negli uffici, nei condomini popolari e nelle baracche che incatenano i nuovi poveri. Per fare ciò bisogna ripercorrere la strada che è stata fatta in questo ultimo mezzo secolo. In questo tempo di lotte che ha portato alla conquista di diritti fondamentali. Continuare proseguendo quel percorso”. In sostanza quello che è stato, ed è, il quotidiano impegno della cooperativa Nuove Risposte. Quel connubio tra testa e cuore citato nel titolo insieme al richiamo al futuro possibile è fotografato con la postfazione di Luigi Corvo il quale, da docente di Innovazione Sociale dell’Università di Tor Vergata, parla di “mondo nuovo che ancora non siamo in grado di vedere e le cui opportunità non siamo in condizioni di cogliere del tutto” un mondo in cui sarà la “cooperativa di comunità … a schiudere sempre più il confine fra ambiente interno e contesto esterno” superando “il classico modello mutualistico”.
Il contesto storico e politico in cui Nuove Risposte è stata fondata e si è sviluppata è cambiato profondamente, ma un futuro è possibile costruendo “un’operatività in sintonia con i tempi”. È questa la nuova, importante sfida che Nuove Risposte ha davanti a sé.
L’iniziativa ha voluto quindi richiamare l’attenzione dei soci e del suo mondo di riferimento, concedendo il sacrosanto spazio al sentimento ma senza perdersi nella nostalgia, con un evento dai forti echi emozionali e ricco di riferimenti simbolici.
Al centro della scena un telaio ha accolto i nastri portati dai singoli soci: la trama e l’ordito che hanno tessuto ‘in diretta’ sul palco dopo aver, ciascuno, pronunciato le parole scelte per descrivere la Cooperativa. “Ogni parola un nastro, ogni nastro un significato, ogni significato un valore, un ricordo, un obiettivo, un gesto, una persona. L’insieme sono l’ordito e la trama che in quasi 40 anni abbiamo intrecciato. È una costruzione bella, forte, densa di significati perché tessuta con parole vere, sentite, autentiche. È stata la nostra vita, di lavoro e di relazioni, di conflitti e fatica. Sarà la vita di tanti altri ancora”. Elisa Novembrini e Gianluca Paolisso, giovani e bravi attori, hanno sapientemente accompagnato l’evento interpretando i dialoghi immaginari, ma verosimili, di chi fondò la Cooperativa: un efficace reading di testi con tratti di indubbia potenza espressiva.
Testa e cuore sono stati fondamentali anche nell’allestimento interno del mitico Teatro 1 che, per la pittura dei magnifici grandi teli posti ai lati della sala, la maestria artistica di Enza Policardi ha potuto contare sulla valida e concreta collaborazione di Rosalba Epifani e di Luca Palombaro. Il connubio tra testa e cuore è stato il riferimento nella costruzione dell’evento, che ha intrecciato le parole e le fotografie con le calde note del sax del maestro Pasquale Innarella. Dopo l’esibizione da solista ha assunto il ruolo di direttore della RusticaxBand che, sistemata nel romantico gazebo del parco di Cinecittà, ha diretto i giovani musicisti nell’esecuzione dei pezzi forti del loro vasto repertorio, componendo una piacevole colonna sonora che ha accompagnato il buffet.
Le prime mosse dell’evento risalgono a circa un mese fa, con l’attivazione di una pagina Facebook che continuerà a raccogliere le testimonianze degli operatori e operatrici dei vari servizi gestiti dalla Cooperativa.
La volontà è quella di dipanare un’autonarrazione che punta a ri-sottolineare i valori alla base della costituzione di un soggetto che ha voluto essere, fin dalle origini, politico e imprenditoriale.
L’idea alla base dell’appuntamento del 23 giugno, e che la Cooperativa intende mantenere viva, è quella trarre forza da quanto realizzato, attrezzandosi in tal modo per “non farsi trovare impreparata da un futuro che va conquistato e anche inventato”.
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