5 agosto 2016. L’atmosfera è quella un po’ magica delle serate estive. I giochi di luci del tramonto si intrecciano con il suggestivo paesaggio del lago di Nemi (in provincia di Roma) e il tutto fa da sfondo naturale al Teatro di paglia organizzato nell’azienda agricola ‘Il nemus’. Adagiato nell’anfiteatro naturale ricavato da gradoni scavati nel pendio, il pubblico stasera gode della eterna e infelice storia d’amore dei giovani di Verona.
Ad interpretare “Gli amanti di Verona. Ovvero il pietoso caso di Romeo e Giulietta” sono Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, (video) che da anni studiano le fonti shakespeariane mettendo in scena i testi originali delle novelle da cui l’illustre commediografo inglese ha tratto ispirazione per alcune dei suoi più famosi lavori. Se l'Otello ricalca, nelle sue linee essenziali, una novella degli Ecatommiti di Giovan Battista Giraldi Cinzio, l’ispirazione per il celeberrimo Romeo e Giulietta risale alla novella dei due giovani amanti di Verona scritta da Matteo Bandello. “Questa novella ben si presta alla messa in scena - spiega Manuela Mandracchia -, è un italiano antico ma armonioso. Poi i personaggi hanno un loro particolare fascino. Giulietta ha una forza straordinaria, come quando propone di mascherarsi da uomo per fuggire con Romeo. La stessa morte della giovane, che non si uccide con il pugnale, la pone in un’altra luce”.
Alla sorpresa di trovare i due giovani amanti raccontati da un altro punto di vista, si aggiunge il piacere di incursioni musicali inaspettate. Ed ecco che alla festa in maschera a casa dei Cappelletti, dove i due giovani si conoscono e si innamorano, è messa in scena una movimentata tammurriata (video) che è diventata, in un'altra scena, l'allegoria della battaglia tra i giovani delle due famiglie rivali. “Attraverso la musica rivedi il testo e incontri le persone con altre narrazioni - continua Mandracchia -. È come aprire nuove finestre, altre prospettive”. E l’effetto è positivo, a conferma che i linguaggi della cultura sono universali e consonanti. Questa sera c’è la musica popolare con musicisti arrivati da Somma Vesuviana: Domenico Angrisani (percussioni e voce), Saverio Dioguardi (chitarra e voce), Silvana Di Tullio (voce e ballo) Mario Menna (fisarmonica e voce) Margherita Sodano (voce e ballo). “In altre occasioni abbiamo messo in scena madrigali e musiche barocche, ma l’effetto è stato straordinario anche con la disco music anni Settanta rivisitata in world music. È un format che ci piace portare avanti” conclude Manuela.
Il programma del Teatro di Paglia di Nemi, ideato dai giovani titolari dell’Azienda agricola Il Nemus (via delle Navi di Tiberio), Marco e Simona, continua fino a metà settembre con proposte originali e da non perdere, insieme - volendo - alla visita degli orti sinergici e della fattoria didattica. (www.aziendaagricolailnemus.it)
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