Domenica, 15/10/2023 - Domenica pomeriggio 15 ottobre nel giardino della Casa della Donna di Pisa si è tenuto l'incontro 'Narrazioni d'autrice' con la presentazione dei lavori seminariali svolti dalla Classe di Letteratura italiana della prof.ssa Annalisa Andreoni (Corso di studi in Italianistica), in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa.
Sette giovani studiose hanno alternato brevi letture al commento di alcune opere di autrici italiane, pubblicate fra gli anni Trenta e Settanta del Novecento, fino ai giorni nostri, legate dal filo conduttore di una riflessione sulla condizione della donna, talvolta amara, realistica, poetica, umoristica o surreale e spesso anticipatrici di tematiche che saranno proprie dei movimenti femministi.
Ogni autrice è stata introdotta da un breve profilo biografico.
Eleonora Gobbato ha presentato ‘Cortile a Cleopatra’(Corticelli, 1936; La Tartaruga, 2022), ambientato nella cosmopolita Alessandria d'Egitto, nel quartiere Cleopatra, dove un giovane torna alla ricerca della madre e viene coinvolto in un vortice di sentimenti, senza riuscire a compiere un percorso di maturazione. Per l’alto valore artistico del suo stile l'autrice Fausta Cialente è considerata una delle maggiori scrittrici italiane del Novecento, Premio Strega 1976 con il romanzo ‘Le quattro ragazze Wieselberger’, tuttavia è stata rapidamente dimenticata.
Sara Ciuffardi ha commentato ‘Nascita e morte della massaia' (Bompiani, 1945; Feltrinelli, 2019) di Paola Masino, un piccolo classico, eversivo, umoristico, surreale e ancora attualissimo.
È la storia di una bambina che vive dentro a un baule in polemica con le norme sociali dell'epoca, ma cedendo al volere dei genitori inizia una nuova vita, mirata al matrimonio e agli obblighi domestici
Le pagine vibrano di un continuo interrogarsi sulla maternità, la femminilità e le ragioni profonde della schiavitù femminile.
Eleonora Di Meo ha introdotto ‘Dalla parte di lei’ di Alba de Cespedes (Mondadori, 1949 e 1994 in versione ridotta), un memoriale che rievoca vicende familiari e personali per raccontare la storia italiana degli anni a cavallo tra fascismo, Resistenza e ricostruzione. Al centro del romanzo è il rapporto fra Alessandra e Francesco, professore antifascista, che sfocerà in un matrimonio destinato a terminare tragicamente. ‘Dalla parte di lei’ ha dato il titolo ad una rubrica, molto seguita, che l’autrice ha tenuto su Epoca dal 1952 al 1960.
‘Il mare non bagna Napoli’ (Einaudi, 1953) di Anna Maria Ortese, una delle sue opere più conosciute, è stato presentato da Eleonora Raso. È una raccolta di racconti e reportage giornalistici che nel 1953 ottenne il Premio Speciale Viareggio per la narrativa ed è la cronaca di uno spaesamento, con toni crudi e lirici, in una città uscita ferita dalla guerra.
Chiara Triglia ha introdotto ‘La figlia prodiga’ di Alice Ceresa (Einaudi, 1967), Premio Viareggio Opera prima nel 1967. È un’opera sperimentale, racconto e al contempo pamphlet e saggio, che anticipa i temi e le contestazioni che porteranno le donne a mettere in discussione l’ordine sociale e familiare costituito. È stato ristampato recentemente da La Tartaruga per il centenario della nascita dell’autrice.
Caro Michele di Natalia Ginzburg (Einaudi, 1973) è stato commentato da Valentina Mesi. Un romanzo epistolare che mette in luce l’incomunicabilità fra genitori e figli e personaggi destinati alla solitudine. Michele, giovane ventitreenne è una figura assente, in fuga dalla famiglia borghese, attivista politico sfuggente e irresponsabile, viene presentato attraverso un fitto scambio di corrispondenza tra parenti ed amici.
Autobiografia di una femminista distratta (Nottetempo 2016), opera legata da un filo conduttore alle precedenti, è stata presentata da Martina Rizzo. È il racconto in chiave ironica dell’esperienza di Laura Lepetit, che nel 1975 ha creato la casa editrice La Tartaruga, la prima a pubblicare libri di narrativa italiana e straniera, critica letteraria, filosofia e politica esclusivamente scritti da donne. Nel suo catalogo si contano oltre 180 autrici e molte delle più grandi scrittrici del Novecento come Virginia Woolf, Doris Lessing, Nadine Gordimer, Margaret Atwood, Alice Munro.
L'incontro è stato molto partecipato, con la presenza di diverse/i giovani e vari interventi da parte del pubblico, ed è stato introdotto da Ketty De Pasquale, presidente della Casa della Donna, che ha evidenziato come rientri in una serie di iniziative già attivate con l’Università di Pisa, la Scuola Sant’Anna e la Scuola Normale, fra cui lo Sportello contro la violenza di genere, il Premio Paola Bora e il Laboratorio sui Femminismi.
Fra i temi emersi nel dibattito si è posta attenzione sui motivi per cui alcune autrici presentate (Fausta Cialente, Paola Masino e Alice Ceresa) siano sconosciute al grande pubblico ma anche a lettrici attente alla letteratura delle donne, ed è stato sottolineato come nella cultura italiana molte scrittrici abbiamo subito un forte ostracismo, basti pensare che nei manuali di letteratura italiana oltre il novantacinque per cento degli autori presentati sono uomini.
Le giovani studiose hanno conosciuto la Casa della Donna di Via Galli Tassi anche per la frequenza della sua Biblioteca 'Anna Cucchi', inclusa nella Rete Bibliolandia, con oltre 8500 volumi dedicati ai saperi delle donne e agli studi di genere, ed oltre 100 titoli di riviste, fra correnti e cessate.
Una realtà significativa a livello regionale e nazionale per la specificità del patrimonio bibliografico e documentario posseduto, basata su un servizio volontario.
Fondata nel 1990 la Biblioteca ha assorbito le collezioni e i fondi dell'ex Centro di Documentazione delle Donne di Pisa ed oggi è dotata di un fondo di tesi di laurea e di dottorato sugli studi di genere, nelle discipline filosofiche, storiche, antropologiche e letterarie, raccolte in occasione del Premio Paola Bora, giunto nel 2022 alla Terza edizione.
Narrazioni e studi d'autrice .. a cui auguriamo continuità in un confronto intergenerazionale
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