Tra opportunità di ascolto e difficoltà di accoglienza, incontriamo le storie delle persone straniere con l'intervista a Marcella Lo Bosco (coop. Diaconia/Frosinone)
Uno strumento che si è dato il territorio per la gestione di tutte queste difficoltà è il progetto P.A.S.S.I. (Programma di Assistenza, Sostegno, Sviluppo e Integrazione) che nasce all’interno del Dipartimento Salute Mentale e Patologie da Dipendenza della Asl di Frosinone, come risposta all’esigenza di costruire un percorso di diagnosi, cura e riabilitazione per i richiedenti asilo, i minori stranieri non accompagnati e di seconda generazione, gli stranieri in condizioni di marginalità e/o difficoltà economica e sociale. Al Centro PASSI afferiscono varie cooperative del Terzo Settore aderenti alla Rete La Casa Comune, tra cui Diaconia, e l’Università di Cassino. “Dopo il primo lockdown, attraverso i focus group, (previsti all’interno del Progetto VirCOV, nato dalla collaborazione fra il Centro PASSI e la Cattedra di Sociologia dell’Università di Cassino), abbiamo lavorato sulle emozioni cercando di attenuare i sentimenti di paura, di rabbia, di sconforto e di smarrimento scatenati da una malattia nuova e sconosciuta. L’obiettivo è stato quello di mettere in sicurezza le donne, gli uomini e i bambini sia fornendo informazioni per evitare i contagi, sia cercando di gestire il lockdown emotivo. E abbiamo constatato che per i beneficiari era importante avere accanto chi si occupava della loro salute fisica e psichica”.
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