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MAMME???

MAMME???

"Dipartimento mamme": continuare con gli stereotipi non aiuta ad affrontare un tema di importanza cruciale per il nostro Paese

Martedi, 25/07/2017 - La maternità e ' di estremo interesse per SeNonOraQuando? Torino che da qualche mese sta organizzando un'iniziativa sul tema cercando di affrontarlo nei suoi vari aspetti, anche quello della non-maternità.



Questa nostra ricerca vuole essere un tentativo di trattare il tema senza maternismo, cioè senza la retorica che spesso lo ammanta, e che considera le donne solo per la loro funzione riproduttiva e non come persone che possono scegliere o non scegliere di essere madri.





La maternità dunque non come un destino, ma come una libera scelta non condizionata da stereotipi culturali e sociali.



E rispetto a questa scelta è importante parlare di assunzione condivisa di responsabilità, di cura e di implicazioni che si possono avere nelle famiglie, in poche parole di genitorialità perchè una famiglia non è tale se non è basata sulla condivisione dei ruoli.



Apprendere quindi che il Partito Democratico ha deciso di istituire un dipartimento "Mamme", ci fa capire, ancora una volta, quale arretramento stiano subendo i diritti delle donne.

Non e' solo una questione formale, il linguaggio e' importante, e parlare di mamme ci riporta indietro di decenni:

la legislazione degli anni ’70 infatti aveva ridisegnato la figura paterna non più caratterizzata da autoritarismo e compiti esterni alla famiglia, ma da parità e collaborazione con la figura materna e piena partecipazione alla vita familiare, mentre le leggi precedenti si erano occupate prevalentemente della maternità e dell’infanzia.Insomma parlare di mamme e relegare le donne solo , a quell'unica funzione, indica un ritorno al passato, parlare di genitorialità e di politiche per le famiglie invece, significa affermare con forza la parità anche in questo campo.



La prova che non sia solo una questione di linguaggio ma di scelte politiche è che in favore della genitorialità sono state prese decisioni che non aiutano di certo la condivisione dei ruoli, come per esempio il congedo obbligatorio di paternità , che prevede l'assenza dal lavoro per due miseri giorni, mentre non è stato proprogato per il 2017 il congedo facoltativo del padre.



La politica dovrebbe guidare i processi sociali del Paese, anticipare e favorire i cambiamenti culturali, ma ancora una volta, purtroppo, dobbiamo invece registrare che la società e' molto più avanti della politica.

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