Mercoledi, 20/12/2023 - “Libere da stereotipi e linguaggi tossici” è il sottotitolo della campagna intergenerazionale #educhiamoalrispetto di Auser per contrastare la violenza sessista, un’iniziativa che intende mobilitare la rete nazionale dell’Associazione durante tutto il 2024 con incontri diffusi nei territori in cui le sue sedi sono aperte grazie alle tante attività dei/le volontari/e. Ben oltre il 25 novembre, dunque, l’obiettivo che Auser si pone è ambizioso e quantomai necessario e urgente. L’appuntamento dello scorso 11 dicembre a Rimini, promosso dall’Osservatorio Auser Pari Opportunità e Politiche di genere, e fatto proprio da tutta l’organizzazione, ha indicato questa strada con grande chiarezza perché, come ha sottolineato Vilma Nicolini (responsabile nazionale dell’Osservatorio), “occorre agire sui meccanismi che determinano le violenze e i femminicidi e che vanno trovati negli stereotipi e nella cultura patriarcale”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente nazionale Domenico Pantaleo il quale, rifiutando le troppe ipocrisie e opportumismi che fioriscono sul tema della violenza di genere, ha sottolineato “la necessità che il pensiero femminista diventi dominante nella società se si vuole ottenere un suo cambiamento profondo”.
Del resto la presenza di tanti uomini a Rimini è stata la testimonianza concreta “che un cambiamento è in atto nella sensibilità diffusa sulla violenza contro le donne” ha osservato Lella Brambilla (vicepresidente nazionale), richiamando l’attenzione sulle specificità delle violenze che subiscono le donne anziane: economiche, fisiche e psicologiche.
In questa prospettiva è di particolare interesse l’elemento caratterizzante della campagna: la trasversalità generazionale, tratto che è stato richiamato da Elvira Guarnaccia, giovane volontaria Auser, come valore aggiunto soprattutto nello “scambio di esperienze che permette di crescere insieme, nonni e nipoti”. #educhiamoalrispetto si profila per l’anno prossimo come un insieme di numerose iniziative “tagliate su misura nei vari territori tenendo conto delle singole caratteristiche ed esigenze che in comune hanno la necessità di uno standard metodologico proprio di una campagna di comunicazione” ha precisato Anna Salfi (Auser Emilia Romagna), concetto che Massimo Fusini (Auser Rimini) ha declinato in tre azioni fondamentali: formazione interna, formazione dei volontari e co-progettazione.
Un insieme di propositi di ottima fattura e, quindi, migliori premesse per la riuscita della campagna che è stata apprezzata anche dalla vicesindaca di Rimini Chiara Bellini, la quale ha portato all’assemblea nazionale, insieme al saluto della città, la condivisione delle azioni realizzate negli anni dal comune all’insegna della continuità, unica e valida strategia di contrasto della violenza contro le donne.
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