La candidatura di Antonella Bellutti alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale è una grande sfida in un mondo maschilista ed estremamente conservatore
Lunedi, 14/12/2020 - Il Coni dal 1914, anno della sua fondazione, non ha mai avuto una Presidente. Nello sport lo strapotere maschile è un fatto assodato e quindi la notizia della candidatura di Antonella Bellutti alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale, è prima di tutto una grande sfida che questa donna, con coraggio, ha deciso di intraprendere. Sappiamo quanto sia faticoso per qualsiasi donna rompere quel soffitto di cristallo che ostacola da sempre le donne, quell’insieme di barriere sociali e culturali che si frappone per conseguire la concreta possibilità di emergere e assumere la leadership in luoghi e istituzioni da sempre appannaggio degli uomini e storicamente intrisi di stereotipi di genere. Ma nello sport forse lo è ancora di più perché il mondo dello sport è maschilista ed estremamente conservatore, basti pensare al fatto che non ci sono limiti di mandato per tentare di svecchiare il sistema e favorire il ricambio generazionale oltre che quello di genere: nelle federazioni sono presenti presidenti che ne sono alla guida da cinque legislature.
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