L’8 gennaio di trenta anni fa moriva Ursula Hirschmann, figura di spicco nella storia del processo di integrazione europea ma, come altre ‘Madri fondatrici dell’Europa’ ....
Sabato, 09/01/2021 - L’8 gennaio di trenta anni fa moriva Ursula Hirschmann, figura di spicco nella storia del processo di integrazione europea ma, come altre ‘Madri fondatrici dell’Europa’, spesso dimenticata e non sufficientemente valorizzata. Solo negli ultimi decenni il suo contributo è stato giustamente riscoperto. Perché Hirschmann, non è stata solo una delle artefici del Manifesto di Ventotene, ma è stata prima ancora una resistente contro la dittatura nazi-fascista in Italia e in Europa impegnandosi fortemente per la realizzazione di un progetto rivoluzionario per un’Europa libera e unita ma che diventerà anche lo strumento per avvicinarsi, più tardi, al femminismo e ai diritti delle donne, con il Mouvement de Libération de la Femme.
E’ stata però soprattutto una donna che si sentiva europea e federalista come scrive lei stessa in “Noi senzapatria”, pubblicato postumo nel 1993: «Non sono italiana, benché abbia figli italiani, non sono tedesca, benché la Germania una volta fosse la mia patria. E non sono nemmeno ebrea, benché sia un puro caso se non sono stata arrestata e poi bruciata in uno di quei forni di qualche campo di sterminio. Noi “déraciné” d’Europa che abbiamo cambiato più volte di frontiera che di scarpe, come dice Brecht, questo re dei “déraciné”, anche noi non abbiamo altro da perdere che le nostre catene in un’Europa unita e perciò siamo federalisti».
Minerva Lab Sapienza e Noi Rete Donne organizzano una giornata di riflessione su questa grande donna europea proprio l’8 gennaio. Ma questo non è che il primo appuntamento e vuole essere solo l’inizio di un progetto più ampio e più ambizioso aperto all’interazione con altre organizzazioni e associazioni, interessate a coltivare la memoria delle ‘Madri fondatrici dell’Europa’ e Daniela Carlà e Marcella Corsi, che introdurranno l’iniziativa, sono determinate a portare avanti.
Ciò che ha colpito maggiormente le promotrici dell’evento è stato il profondo nesso intercorrente tra la storia di Hirschmann e quella di altre figure, donne e uomini, rilevanti nel processo di integrazione europea. L’incontro, a lei dedicato, guarda già oltre: ci sono infatti altre donne meritevoli di menzione nel processo di integrazione europea. Ma il loro messaggio è ancora attuale? E come si collega in Ursula il credo di una vita - il federalismo - alla scoperta, in età matura, del femminismo? Femmes our l’Europe, il gruppo d’iniziata creata da Ursula a metà anni settanta, le sopravvisse, sia pure in forme e in contesti diversi?
A queste ed altre domande tenteranno di rispondere studiose di Ursula Hirschmann, come Silvana Boccanfuso, biografa di Ursula Hirschmann (menzione per la saggistica del Premio Giacomo Matteotti 2020 con il volume Ursula Hirschmann una donna per l’Europa) o donne che l’hanno conosciuta come Pia Locatelli già eurodeputata e come Daniela Colombo, economista dello sviluppo che le è stata amica nell’ultimo periodo della sua vita e che la ricorda così ”Ursula Hirschmann è stata una femminista ante litteram, vissuta nel periodo di passaggio tra il primo e il secondo movimento femminista.
Fin dalla prima giovinezza si è occupata di politica ed economia, cercando sempre di vivere una vita autonoma, indipendente, con proprie idee, grande capacità di autoanalisi, anche riguardo la sessualità, conciliando il suo ruolo di moglie e madre con quello di attivista per i diritti umani, da giovane contro il nazi-fascismo, poi per una Europa Federalista e infine, nell’ultimo periodo della sua vita, per i diritti delle donne in ambito europeo”. L’evento che sarà l’8 gennaio 2021 alle ore 17 potrà essere seguito sulla piattaforma Zoom: https://uniroma1.zoom.us/j/85104329968... ID riunione: 851 0432 9968 Passcode: 111111 Per maggiori informazioni e per adesioni all’iniziativa: marcella.corsi@uniroma1.it (per Minerva Lab Sapienza) danielacarla2@gmail.com (per Noi Rete Donne)
Questo articolo di Laura Onofri è pubblicato l'8 gennaio 2021 in 27ma Ora
Lascia un Commento