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L'arte in mostra  “In acqua, in Piazza”

L'arte in mostra “In acqua, in Piazza”

Villa Contarini sul Brenta ospita la terza Biennale della scultura. Intervista alla direttrice artistica Angelamaria Golfarelli

Martedi, 04/07/2017 - Villa Contarini e l’acqua dei canali che la circondano fanno da cornice al “surreale allestimento artistico” che accoglie le oltre 40 opere di altrettanti artisti di fama internazionale che hanno accolto l'invito a partecipare alla terza edizione della Biennale di scultura a Piazzola sul Brenta*.

La meravigliosa villa del Palladio e lo splendido giardino su cui si affaccia ospitano l'esposizione di scultura “In acqua, in Piazza”, la cui direzione artistica è stata affidata a Angelamaria Golfarelli (testo di presentazione della mostra). La mostra, curata dallo scultore Pino Pin e organizzata dalla Pro Loco cittadina, è stata inaugurata a maggio e sarà visitabile fino al 27 novembre.

Questo appuntamento offre lo spunto per conoscere una donna il cui spirito eclettico si nutre di varie forme artistiche. Angelamaria Golfarelli, nata e residente a Forlì, ama l’arte e ama scrivere. Inizia a pubblicare poesie, la sua grande passione, negli anni Novanta: “Fiocchi di neve e favalesche” (1999) e “...Fino al mare” (2004), entrambi dell’editore Il Ponte Vecchio di Cesena. Nel 2012 e 2016 escono le fiabe “Le lacrime dell'Oceano” e “La pagina che volò via” (Rupe Mutevole edizioni) e via via arrivano premi e riconoscimenti. Ha all’attivo l'ideazione e la realizzazione di molte iniziative legate al mondo dell’arte, fra cui la rassegna “Eppur si muove...” (oggi al suo XVI ciclo), interamente dedicata alle tematiche femminili attraverso un percorso artistico e culturale che prevede la relazione fra storia, memoria e attualità, l'inaugurazione e la cura di oltre 90 mostre d'arte, nonché la realizzazione del progetto dedicato alla divulgazione della poesia “Aperitivi letterari” a Casa Guerrini (la casa Biblioteca di Olindo Guerrini alias Lorenzo Stecchetti) a S. Alberto di Ravenna che dal 2014 porta la poesia a casa del poeta.



Quale è la caratteristica saliente di questo appuntamento con l’arte? Quale è stato un suo specifico apporto che ha potuto dare all’evento?

La più forte caratterizzazione di questa terza edizione della Biennale di scultura è data dalle grandi dimensioni delle opere esposte che collocate in prevalenza sull'acqua danno vita ad un paesaggio surreale e poetico che mette in relazione un passato glorioso ed “ingombrante” (quello proposto di villa Contarini), con l'arte contemporanea e moderna che “tenta” di tradurre in un nuovo linguaggio il concetto di bellezza/pensiero. Il contributo che la mia direzione artista ha voluto imprimere a questa terza Biennale è stata una lettura in chiave letteraria delle opere che, per una volta, totalmente autonoma dalla critica tradizionale, nutrendosi delle vibrazioni emotive ricevute, ha nutrito una spontanea fuoriuscita dai vincoli delle omologhe concettuali, a volte troppo rigide, per concedersi “all'ascolto” dell'opera d'arte senza preconcetti. Inoltre mi sono impegnata perché fosse ampliato il numero delle donne scultrici invitate (che sono Alessandra Bonoli, Sara Bolzani, Mirella Saluzzo, Monica Pennazzi e Debora Antonello).



La sua passione per l’arte e la cultura in generale viene da molto lontano e ha una sua originalità, poiché lei unisce l’impegno culturale con quello politico e civile, in quanto è attivista dell’Udi. Perché lavora in questa ‘doppia’ dimensione?

La mia passione per l'arte risale alla mia adolescenza, ma fin da bambina, grazie alla vicinanza con una zia materna alquanto emancipata ed erudita (che era stata staffetta partigiana) e ad una maestra sensibile e determinata, entrai in contatto con la musica (quella classica e lirica) e con la poesia. Da circa 20 anni però mi sono dedicata con più metodo alle mie passioni artistiche che mi hanno offerto di sviluppare ed esprimere una vivacità culturale e una curiosità che sentivo dentro ma che gli eventi della vita avevano frenato. Questo sollecitato anche dalle importanti amicizie con alcuni artisti che mi hanno stimolata e mi hanno fatto notare quale vicinanza naturale io possedessi con l'arte. Ho così potuto realizzare un sogno di affermazione personale che, dedicandomi all'arte, mi ha ripagata delle tante rinunce fatte per rispondere alle responsabilità a cui la vita mi aveva prematuramente messa di fronte. Anche per questo, di pari passo con il mio impegno artistico, è cresciuto il mio impegno politico e civile che credo sia facilmente leggibile in tutte le mostre e in tutti gli eventi che ho realizzato e realizzerò e che si è concretizzato con la mia adesione all'UDI. Penso infatti che l'arte e la cultura siano strumenti indispensabili alla creazione di una coscienza critica che ci porti fuori da questa folle omologazione in cui stiamo vivendo. E per far questo, di grande aiuto mi sono stati gli ideali trasmessi senza i quali mi sentirei svuotata dei contenuti necessari a fare della mia vita quella meravigliosa incognita che ogni giorno mi si apre davanti. Se non mi impegnassi quotidianamente in loro difesa e nella loro trasmissione (perché li considero condivisibili), mi sembrerebbe di rinnegarli. Adoro essere una persona e una donna libera ed indipendente e pur occupandomi di molte cose non mi faccio fagocitare dalla compulsiva frenesia che ci circonda.

Per quanto riguarda la “doppia” dimensione che lei cita, è sicuramente una mia caratteristica. Lavoro sempre con grande passione e serietà su più fronti perché trovo la diversificazione uno strumento estremamente intrigante. E, pur essendo una pigra fisicamente, mentalmente non so star ferma su un solo progetto e persino quando mi dedico alla lettura non so soffermarmi su un unico testo (attualmente sto leggendo “Il Monaco” di Lewis e Artaud; una raccolta di poesie di Ezra Pound e “Lettori si cresce” di Giusi Marchetta). Sono una donna dalle molteplici personalità e dalle diverse attività che non ama rinchiudersi in una sola dimensione. Che lascia spazio alle proprie idee e che ascolta con attenzione i tanti segnali che la sua mente riflessiva e dinamica, invia. Una, nessuna, centomila...





Le fotografie riportano sculture di:

Alessandra Bonoli, Mirella Saluzzo, Sara Bolzani






*Elenco degli/delle artisti/e che espongono alla Biennale di scultura “In acqua, in Piazza”: Alessandra Bonoli, Sara Bolzani, Monica Pennazzi, Carla Rigato, Mirella Saluzzo, Oscar Accorsi, Claudio Andreoli, Debora Antonello, Adriano Bergozza, Simone Bertugno, Angelo Brugnera, Brunivo Buttarelli, Giulio Candussio, Michele Ciribifera, Gianfranco Coccia, Umberto Corsucci, Gianpietro Cudin, Salvatore Cuschera, Guido Dragani, Giuliano Ferla, Ralf Klement, Roberto Lanaro, Giancarlo Lepore, Marco Milia, Angelo Muriotto, Rocco Natale, Delio Piccioni, Pino Pin, Paolo Pompei, Graziano Pompili, Vittorio Presepi, Domenico Scolaro, Norio Takaoka, Alberto Timossi, Maurizio Tonini, Fiorenzo Zaffina e Andrea Zelio.



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