Domenica, 21/01/2024 - Nel mio immaginario personale, e penso anche in quello collettivo, la professione dell’organista viene di solito associata al sesso maschile. Saranno certe messe seguite nelle cattedrali francesi, dove ho sempre trovato uomini all’esecuzione di questo splendido strumento.
Finché nella serata del 20 gennaio 2024, un miracolo si è materializzato davanti ai miei occhi ed a quelli delle molte persone venute in questo luogo, il Duomo di Benevento, per assistere al concerto della organista russa Maria Mokhova. Nata nel 1982 a Nizhny Movgorod, la Mokhova ha studiato organo e pianoforte al Conservatorio della sua città, poi si è specializzata presso le Scuole superiori di musica a Francoforte sul Meno ed a Heidelberg. In quest’ultima città, oggi è professore associato della locale Scuola Superiore di Musica Sacra per la classe di organo. Tiene concerti in tutto il mondo: dalla Germania alla Russia, dalla Francia all’Italia, dall’Austria alla Danimarca, e poi ancora nella Repubblica Ceca, in Ungheria, Israele, Brasile, con programmi che spaziano nella musica dal XVII al XXI secolo.
L’esecuzione di difficili brani di Bach, Boellmann e Gardonyi è stata salutata dal pubblico con un lungo e sentito applauso e con l’apprezzamento manifestato alzandosi in piedi dai propri posti.
Musica sublime e potente ha invaso gli spazi del sacro edificio, sotto il sapiente tocco di questa raffinata artista che ha dedicato tutta la sua vita alla musica. E che proviene da un popolo che, per la musica, ha sempre dimostrato rispetto, considerazione, se non vera e propria venerazione.
Solo per una sera l’organo a canne della Cattedrale di Santa Maria de Episcopio di Benevento, comunemente detta duomo, ha preso vita grazie all’esecuzione di questa brillante artista. L’organo a canne Mascioni fu installato qui nel 1965. Il concerto è stato patrocinato dall’associazione locale DOT a.p.s. e dall'arcidiocesi metropolitana dell’omonima cattedrale.
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