Lunedi, 08/12/2014 - È approdata a Firenze la mostra crossmediale “NOIDONNE CooperAttive”, dopo Roma (a marzo) e dopo la seconda tappa di Bologna lo scorso mese di ottobre. L’occasione per esporla nella prestigiosa cornice di Palazzo Medici Ricciardi - dal 3 al 9 dicembre - è stato il XII Congresso di Legacoop Toscana. “Una mostra che raccontando le battaglie delle donne e del movimento cooperativo valorizza l’importanza di una storia che ha costruito le basi per il cammino della nostra democrazia - ha osservato Chiara Grassi, Presidente della Commissione Pari Opportunità di Legacoop Toscana, che ha voluto portare la mostra a Firenze -. Le politiche di genere, il rispetto per le donne e la salvaguardia delle conquiste non sono solo un dovere civile, ma un principio democratico e un arricchimento della qualità del lavoro”. Grassi ha poi sottolineato l’importanza dell’Agenda 2020 “che sollecita le donne e le imprese cooperative ad un forte impegno per l’innovazione”. Sul tema del lavoro e della sua complessità è intervenuto il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, che ha osservato come “il progresso non possa prescindere dalla dignità per il lavoro” sottolineando inoltre come “l’organizzazione della società e la sua strutturazione siano ancora nemiche delle donne poiché scaricano sulle loro spalle il lavoro di cura”. Il tema del femminicidio è stato definito “questione che richiede sempre rinnovata attenzione”,
Dora Iacobelli, vice presidente Legacoop e Presidente della Commissione nazionale Pari Opportunità Legacoop, si è soffermata sul prossimo Congresso, il 39mo, che si terrà dal 16 al 18 dicembre. “Riteniamo che una delle parole d’ordine sarà quella di verificare il cambiamento che stiamo promuovendo anche attraverso una maggiore presenza e contributo femminile negli assetti futuri della cooperazione. Come Commissione siamo impegnate a far sì che venga rispettata una presenza di donne in termini numerici nei vertici dell’organizzazione, pensiamo di promuovere un monitoraggio attento dei ricambi all’interno dei Consigli di Amministrazione delle cooperative, in generale pensiamo che sia giusto premiare e valorizzare le imprese che già hanno percorsi di miglioramento delle condizioni del lavoro femminile perché attraverso l’emulazione si fa miglioramento”.
La mostra (virtual tour) è stata realizzata da NOIDONNE nell’ambito del progetto “Lavoro, donne, cooperazione” promosso dalla Commissione Pari Opportunità Legacoop Nazionale con il supporto di CoopFond e con il contributo di CAMST, di CCFS e della Cooperativa sociale 29 Giugno, ed è stata anche l’occasione per segnare i settanta anni dello storico periodico dei movimenti delle donne, fondato nel 1944, che nei decenni ha mantenuto costante attenzione anche al mondo della cooperazione femminile. La mostra ha sottolineato il valore del contributo femminile anche con i numeri delle donne che, a diverso titolo e ruolo - lavoratrici, socie, utenti, dirigenti -, agiscono nel movimento cooperativo. Numeri di tutto rispetto: le donne sono il 52% degli addetti (cioè oltre 600mila) ma sono anche oltre la metà dei 12 milioni di soci e rappresentano una delle componenti più attive rispetto ai vari settori su cui le imprese cooperative si stanno misurando oggi. Pensiamo alla creazione e valorizzazione del lavoro attraverso forme di imprese partecipative, alla capacità di dare risposte valide anche sul piano economico a nuovi bisogni sociali e culturali con un’idea più ampia di welfare. Attraverso 12 pannelli e con le video testimonianze delle donne che operano nella cooperazione a vari livelli e nei più disparati ambiti: dal welfare al consumo, dal turismo alla comunicazione, la mostra racconta l’originalità del contributo femminile alla crescita del movimento cooperativo. La progressione storica della narrazione - con articoli, foto e documenti - non è mai disgiunta dall’attualità e dalla concretezza di un percorso che mantiene ancora oggi intatta la forza e la vitalità dei primi passi. Un percorso spesso segnato anche da lungimiranti disegni utopici che hanno gettato poi le basi di una presenza imprenditoriale cooperativa nel welfare diffusa in tutto il paese, visto che le cooperative sociali in Italia sono oltre 9.000 con una presenza altissima di donne e visto che le persone e famiglie che ne beneficiano sono oltre 3 milioni. È un fatto che le cooperative sociali oggi rappresentano un pilastro del sistema di organizzazione dei servizi e delle prestazioni alle persone sul piano sociale e sanitario, nonché di inclusione lavorativa di persone fragili, tra cui tantissime donne. La vitalità femminle del settore è indiscutibile, visto che sono 10mila le imprese cooperative caratterizzate da una prevalente presenza di donne e visto che nel solo 2013 ne sono nate oltre mille.
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