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La memoria e l’oro giallo dell’Irpinia di Luisa Festa e Michele Miscia

La memoria e l’oro giallo dell’Irpinia di Luisa Festa e Michele Miscia

Immagini e saggi raccontano la società contadina e patriarcale tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli Ottanta. Prossima presentazione il 30 ottobre a Napoli

Lunedi, 26/10/2020 - Sono il pane, il grano e il tufo delle grotte l’oro giallo che impreziosisce il racconto composto da Luisa Festa e Michele Miscia in un libro in cui immagini e parole ci consegnano la società contadina dell’Irpinia tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli Ottanta “nel periodo storico in cui essa era quasi sul punto di dissolversi per una serie di eterogenei motivi, tra i quali, non ultimo, una complessiva presa di coscienza dell’anacronismo dell’ordinamento familiare patriarcale”.
Lo sguardo di sociologa di Luisa Festa, che non perde mai di vista lo specifico delle donne (anche per il ruolo lungamente avuto di Consigliera di Parità provinciale e regionale), permea il libro attraverso gli scatti selezionati dal suo archivio fotografico costruito negli anni anche come allieva della studiosa Amalia Signorelli. Fotografie che costituiscono oggi preziosi documenti antropologici delle comunità di Lacedonia e dintorni in cui assume una centralità la condizione femminile. Dall’archivio di Luisa Festa sono tratte le immagini che hanno dato vita anche alla mostra che porta lo stesso titolo del libro ‘La memoria e l’oro giallo dell’Irpinia’ (Delta3 edizioni, 2019).
”Con la mostra ho tentato di ricostruire la storia dell’emancipazione delle donne contadine degli anni Settanta” scrive Luisa Festa nell’introduzione del libro e dalle foto trae ispirazione Michele Miscia, co-autore del libro, per alcuni saggi tematici che si soffermano anche “sul ruolo delle donne nell’organizzazione familiare contadina, condizionata da secoli di patriarcato, per andare poi ad esplorare peculiarità sociali quali quella, ad esempio, del sentire religioso collettivo o la tipicità delle abitazioni contadine fino alla antica tradizione della transumanza, sulle civiltà locali di origine rupestre”. Il libro contiene anche interventi di Esther Basile, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, e di Rocco Pignatiello, già membro del Consiglio di amministrazione del Museo Antropologico Visivo Irpino.
Il libro sarà presentato a Napoli il giorno 30 ottobre alle ore 16,30 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con Esther Basile e Maria Antonietta Selvaggio a distanza con la piattaforma Zoom. 



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