Lunedi, 24/05/2021 - E’ uscito recentemente, nella collana Farfalle di Marsilio editore, KUREREN - LA DONNA di OSLO di Kjell Ola Dahl, nella traduzione dal norvegese curata da Giovanna Paterniti con il contributo di Norla, Norvegian Literature Abroad che promuove la conoscenza della civiltà di quel Paese, tra libri ed autori, grazie al finanziamento del Ministero della Cultura.
Essenziale, ma significativa, la copertina del testo in italiano opera di Fabio Visintin.
Kjell Ola Dahl è considerato uno dei padri del giallo nordico (ribattezzato felicemente e fortunatamente come Giallo Svezia), oltreché il più ricercato ideatore di romanzi polizieschi della Norvegia. Nato nel 1958, deve il suo successo alla fortunata serie che ha per protagonista la coppia di investigatori Gunnarstranda e Frølich, ora un po’...limbica, pubblicata in Italia sempre da Marsilio.
È stato tradotto in quattordici lingue ed ha ricevuto tutti i maggiori riconoscimenti nordici per il genere: il Riverton Prize, il Brage Literary Prize, il Glass Key e il Martin Beck Award. Vive non lontano dalla capitale Oslo, l’antica secentesca Christiania.
Più che un giallo inteso in senso stretto, il ‘plot' della vicenda – tra la verosimiglianza e la realtà – è giocato sulla carta psicologica, come ben si addice alle tematiche ebraiche.
In fondo, la psicanalisi l’han inventata loro, Freud docet, e tra vari piani storico-temporali (tra il 1942 ed il 1967) il tutto viene narrato più insistendo sulle sensazioni e sentimenti innescati che sulla soluzione di un ‘thrilling’, nelle migliori intenzioni, basato su temi nazisti.
Negli anni dell’occupazione tedesca della Norvegia, durante il conflitto mondiale, la protagonista, Ester Lemkov è un corriere della resistenza che, dopo aver assistito all’arresto del padre, decide di rifugiarsi in Svezia, temendo che la Gestapo possa raggiungere anche lei.
Giunta nella capitale, la giovane ebrea diventa il contatto di Gerhard Falkum, uno degli uomini più ricercati dai nazi, del quale però il movimento clandestino perde ben presto le tracce.
Poi, parecchi anni dopo la fine della guerra, a metà anni Sessanta, Falkum riappare improvvisamente a Oslo, dopo esser a lungo mancato, dove pure è tornata Ester, conclusi i rapporti con l’intelligence israeliana.
Ed una serie di problematiche, anche affettive, la pone di fronte a se stessa ed al modo di riordinare la sua vita, i suoi sentimenti, le sue reazioni verso un pericoloso tradimento...
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