'La bella che bacia il sole' il testo teatrale sull'eccidio nazista delle donne che volevano il pane
Andato in scena al Museo Manzù di Ardea, il testo teatrale scritto da Mario Libero Iatonna racconta la violenza nazifascista durante l'occupazione a Roma
Domenica, 10/12/2023 - Il Museo Manzù di Ardea (Roma) lo scorso 2 dicembre, per iniziativa dell'associazione Oltre il ponte, ha ospitato “La bella che bacia il sole”, un testo teatrale scritto da Mario Libero Iatonna e ispirato alla strage del 7 aprile 1944, quando sul Ponte di Ferro (oggi Ponte dell’Industria) i nazisti uccisero 10 donne. Nella Roma occupata della seconda guerra mondiale la fame era insopportabile, non di rado le madri di famiglia assaltavano i forni per sfamare i propri figli e anche quel giorno si era sparsa la voce che al mulino vicino al ponte era arrivata la farina per rifornire le truppe d'occupazione. Qualcuna riuscì a fuggire ma a non avere scampo, secondo la ricostruzione di Cesare De Simone (nel suo libro Donne senza nome, 1998) furono: Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo.
I nazisti non ebbero pietà per quelle popolane.
Fu un crimine di guerra gravissimo di cui si sa molto poco e che ha colpito l’autore fin da bambino, quando ascoltava le maledizioni della mamma ortolana mentre attraversavano il ponte per andare al vicino mercato.
Il senso politico del fatto e il clima del periodo sono ben restituiti con un testo assai intenso che Emma Marconcini ha recitato con appassionata partecipazione insieme a Leda Di Paolo, Anna D’Ettorre e Irene Lanzi accompagnate dalla chitarra di Iacopo Fiorio.
La cornice del Museo Manzù, artista sensibile ai temi della resistenza civile e contro la violenza, è stata particolarmente adatta ad un testo che merita di continuare il cammino, appena iniziato, e di essere replicato in altri teatri e altre città.
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