Venerdi, 24/06/2022 - Il testo è stato pubblicato da Elena Manigrasso per la BookSprint Edizioni nel 2020: “Il mistero di Ischia e altre storie” ha già nel suo stesso titolo quella sorta di arcano che insieme alla storia narrata è propria del viaggio in sé e per sè: si sa da dove si parte ma la destinazione definitiva può alla fine rivelarsi ignota.
E’ cioè nel cercare e nel cercare sempre o meglio, nel non accontentarsi di quanto trovato, che si cela l’arcano del viaggiatore. Sono le parole del giornalista Floriano Cartanì che ha voluto recensire il libro, essendo egli stesso un appassionato lettore. Sono giornate queste di caldo torrido e un buon libro su storie di luoghi incontaminati non può che rinfrescare la nostra mente. Come un gelato di limone e pistacchio. Continua Cartanì: “Viaggiare liberi da tutti i condizionamenti, col solo zaino e sacco a pelo sulle spalle, è poi una sorta di anima insita nel cuore di ogni sessantottina che si rispetti, a cui Elena Manigrasso per certi versi potrebbe appartenere non tanto anagraficamente quanto culturalmente. Non andiamo oltre per non compromettere il gusto e la curiosità del lettore, tuttavia la domanda nasce spontanea in questi casi: quanto il cercare altrove, il riconcorrere il morso dell’avventura seppur romanzata del viaggio in esterno, non rappresenti invece una sorta di cercarsi dentro, uno scoprire e scoprirsi nel profondo del proprio animo”.
Anche i miei ex alunni si sono cimentati nella lettura del libro e anche loro hanno voluto dare un contributo critico alla storia: ecco le parole di Alberto Ammassari:
Le pagine dell’anteprima del libro “I misteri di Ischia” della prof Elena Manigrasso, narrano di un viaggio intrapreso dall’autrice nel novembre del 2018. Dopo una descrizione del paesaggio dai colori tipicamente mediterranei, come lo sono tutte le creature che abitano l’isola (gabbiani, pescatori), la protagonista, che racconta in prima persona, familiarizza con l’ambiente interno della modesta struttura che la ospita. Dopo una doccia e un sonno ristoratore, stringe amicizia con un gruppo di viaggiatori francesi provenienti da un avventuroso viaggio in Malesia. Tra le altre cose, le raccontano di aver trovato in quelle terre lontane una mappa dell’isola di Ischia e, per questo motivo, di aver deciso di visitarla e...
Il nostro alunno si ferma per non spoilerare la storia e il testimone viene passato ad un lettore del Nord ma che è vissuto a Sud di un Continente meraviglioso, affascinante, un viaggiatore che per un breve periodo si è fermato nella terra solitaria di Monacizzo per meditare sulle cose del mondo. Il misterioso viandante dice: Ho letto il tuo libro, complimenti. È ben fatto e scritto bene. Mi piace la sua struttura in "finestre sul mondo". Preferisco senz'altro le parti di prosa, ma questo è mio gusto personale. In alcuni punti ho riso perché le immagini dei protagonisti e protagoniste sono fresche e a volte rispondenti alla realtà. Sebbene tra tutte le strutture narrative che esistono io abbia una predilezione per i dialoghi, la mia parte preferita è “Aurora e il sole”: mi sembra al contempo un testamento e un manifesto programmatico, efficiente e concreta esegesi di una storia, anzi è LA storia in breve e direi che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni. In tal senso la considero il pilastro centrale del libro perché dentro c'è l'autentico movente.
Volevo rendere partecipi i futuri lettori di questo libro delle idee attaccate ai piedi di chi ha già letto, idee che come ali hanno fatto percorrere ad ognuno un viaggio diverso con lo stesso libro. Buona lettura.
Elena Manigrasso
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