Domenica, 02/12/2018 - Non siamo noi a scegliere il momento in cui leggeremo un libro. È il libro che sceglierà il momento in cui si farà leggere da noi. E poco importa se non è una recente pubblicazione, potrebbe essersi trasferito nella nostra libreria ieri, o da un mese. A volte possono trascorrere anni. Persino sei. Poi a un tratto, senza una precisa ragione, ci dirigiamo proprio verso quello: è il suo momento, ora.
Ho inseguito questo libro dal 2012, talvolta il pensiero di lui tornava a bussare, ma finiva inesorabilmente sepolto da una montagna di libri acquistati e non ancora letti. L’ho cercato nelle librerie, ma niente. E ogni libraio mi guardava con quell’aria di malcelata compassione per chi cerca un oggetto superato senza più alcuna importanza. Come se i libri mettessero le rughe. Alla fine l’ho trovato qui
https://www.mondadoristore.it/Catalogo-dei-giorni-felici-Daniela-D-Angelo/eai978888241389/
Quando ho stretto tra le mani questo libriccino elegante e raffinato, ho capito perché ci stessimo inseguendo.
Dimenticate quelle poesie tanto acclamate quanto astruse, che quando le leggi ti chiedi se abbiano mai avuto un senso; né si tratta di quella poesia cosiddetta semplice che consiste nell’elencare la lista della spesa con qualche andata a capo.
Daniela D’Angelo è una poetessa di rara maestria: il suo verso è leggiadro, luminoso, soffice. La parola è trattata con rispetto, cesellata con cura. Le sue poesie sono un invito alla calma, all’osservazione, a sentire il respiro dell’universo. Così ti inchioda con poche parole semplici come solo i grandi poeti sanno fare:
“Dai posacenere in giardino/divenuti sotto la pioggia/umide scodelle per l’acqua/ho appreso la calma: a riempire/e a svuotare, a caso, il cuore.”
Con questo incipit si inizia a modulare il fiato, il battito. E da lì sprofondiamo, come in un prato dall’erba alta, in un susseguirsi di immagini semplici e abbacinanti, i gesti muti di un’incomprensione, la nenia di un amore, il dolore che “mentre si gira dall’altra parte/ (…) si fa piccolo, discreto”. E poi “il catalogo dei giorni più felici/a tenerti compagnia lungo la sera. /L’album delle foto che non hai/per ricordarti la vita che non c’era”. Un inanellarsi di piccoli assaggi di vita, ora morsi, ora appena sfiorati. Immagini di vita quotidiana che vestite di versi si fanno emozione e delicata poesia, che lascia storditi, sognanti. Si torna indietro e si rilegge, si salta, si rimbalza da un componimento all’altro, per sentire ancora il sapore della meraviglia, del lieve sussurro che incede, degli occhi “scuri, e una bocca/colma di promesse/che addentano il collo”.
Un magico volumetto da stringere a sé, mentre redigiamo il nostro catalogo di fine anno, nell’attesa di una prossima opera dell’autrice che torni a deliziarci e a saltellarci dentro rendendoci, ancora una volta, felici.
Daniela D’Angelo, Catalogo dei giorni felici, Sciascia editore 2012 (Premio Città di Fabriano)
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