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Gli strumenti e le risorse disponibili per prevenire la violenza e offrire sostegno alle vittime

Gli strumenti e le risorse disponibili per prevenire la violenza e offrire sostegno alle vittime

L’avvocata Alessandra Pinto, del Foro di Napoli, spiega come e quando chiedere aiuto. E' importante che le donne conoscano e diffondano queste informazioni

Giovedi, 01/05/2025 - Con cadenza trimestrale sono pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno (a cura del Dipartimento della Pubblica sicurezza - Direzione centrale della Polizia criminale - Servizio analisi criminale) report che, esaminando gli episodi delittuosi legati alla violenza di genere, mettono in evidenza gli omicidi volontari commessi in ambito domestico o dall’ex partner (https://www.interno.gov.it/it/stampa-e-comunicazione/dati-e-statistiche/omicidi-volontari-e-violenza-genere). Il 2 aprile 2025 è stata divulgata l’analisi del primo trimestre dove si evidenzia un leggero decremento rispetto l’anno precedente, ma i numeri restano pur sempre elevati. Nel primo trimestre 2025 sono state uccise 17 donne contro i 26 femminicidi del 2024. Ce ne parla l’avvocata Alessandra Pinto, del Foro di Napoli, esperta di Diritto antidiscriminatorio, Diritto di famiglia e minorile, Mediatrice familiare.

“La prima cosa che credo sia importante evidenziare è che il report del Dipartimento di Sicurezza esamina solo i dati di omicidio, mentre la violenza può manifestarsi attraverso varie forme prima di giungere ad un femminicidio: minacce, percosse, stalking, violenza sessuale, psicologica, economica.


Conseguentemente è veramente importante, meglio ancora direi indispensabile, rafforzare la prevenzione attraverso azioni volte a rimuovere la discriminazione e gli stereotipi di genere. Vari sistemi sono stati introdotti a protezione delle donne; alcuni dei quali, pur essendo di grande efficacia, sono fortemente sottovalutati perché non abbastanza diffusi nelle loro funzionalità ed utilità. In Italia esistono diverse applicazioni gratuite che offrono supporto alle donne attraverso contatti rapidi con le forze dell’ordine, la geolocalizzazione per consentire un intervento immediato e informazioni sui centri antiviolenza. Le funzionalità delle app elencate sono molteplici, qui sono state riportate solo le principali. Ovviamente va verificata la copertura territoriale e la compatibilità con il proprio gestore telefonico.

'1522 Anti Violenza e Stalking', legata al numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 (promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità in Italia) si rivolge principalmente alle vittime di violenza, ma è adatto anche per familiari, amici o testimoni che vogliono segnalare una situazione di rischio. Con un semplice tocco si può contattare direttamente il numero 1522, attivo 24/7, per parlare con operatrici ed operatori specializzati, usare una chat senza dover effettuare una chiamata vocale (ad esempio, in presenza di un aggressore), contiene una sezione con numeri di emergenza (es. 112), riferimenti di centri antiviolenza, consigli pratici per chi subisce violenza o stalking e supporta diverse lingue. Questa app però non sostituisce il 112 o il 113 per emergenze immediate.

'Youpol', è un’applicazione sviluppata dalla Polizia di Stato italiana, inizialmente pensata per contrastare bullismo e spaccio di droga, ma successivamente ampliata per includere anche i reati di violenza domestica e di genere. Consente la geolocalizzazione in modo che le forze dell’ordine possano individuare rapidamente il luogo dell’evento segnalato e permette l’invio di segnalazioni in tempo reale, anche in forma anonima, allegando testi, foto, video o audio. Importante caratteristica di questa app è la possibilità di aprire una chat diretta con la sala operativa della questura, attraverso uno scambio di informazioni immediato, nascondendo l’attività svolta per proteggere le vittime di violenza domestica.

'112 Where Are U' è usata in diversi paesi europei, tra cui l’Italia, dove è promossa dal Ministero dell’Interno e dalle Regioni per supportare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112. La App consente di contattare i soccorsi (polizia, ambulanza, vigili del fuoco), anche attraverso una chiamata silenziosa (con segnali preimpostati es. “Ho bisogno di aiuto”), e di trasmettere automaticamente la posizione esatta del chiamante.

'Bright Sky' è stata sviluppata da Fondazione Vodafone e lanciata nel 2020 in collaborazione con CADMI (Casa delle DonneMaltrattate) e la Polizia di Stato. Con un pulsante consente di contattare il 112 e registrare gli episodi di abuso in una sezione, “diario sicuro”, attraverso testi, audio, foto o video, che non vengono salvati sul dispositivo, ma inviati a un’e-mail sicura scelta dall’utente. Ha la caratteristica di possedere diversi contenuti a carattere informativo e consigli pratici qualora ci si trovi in una situazione di pericolo oppure per uscire da una condizione di violenza.

'Safher' è stata lanciata ufficialmente nel 2024 da una startup composta da quattro ex studenti del Politecnico di Torino. A differenza delle app precedenti offre oltre alla possibilità di contattare con un pulsante il 112 in situazione di pericolo con funzione di geolocalizzazione (previa autorizzazione dall’utente) la funzione di “accompagnamento in remoto”: volontari o amici/parenti possono accompagnare la persona durante il tragitto da percorrere.

Chi è vittima di violenza o sta subendo un’aggressione può sempre far ricorso al 'Signal for help', un gesto della mano (piegare verso il palmo della mano il pollice tenendo le altre quattro dita in alto e poi chiuderle a pugno) per segnalare in modo silenzioso una violenza anche in presenza dell’aggressore introdotto nel periodo delle restrizioni da coronavirus da Canadian Women’s Foundation. Il 'Signal for help', diffuso a livello internazionale, è anche riconosciuto dalle associazioni di non udenti (attenzione non rientra nella lingua dei segni LIS). Va poi detto, ed è molto importante da sapere, che a seconda della situazione in cui ci si trova i comportamenti da attuare per aiutare una donna che ha segnalato una violenza devono essere differenti.

Se la vittima è una persona conosciuta potrete proporre di contattare il 1522 oppure consultare il sito con la mappatura dei centri antiviolenza https://www.1522.eu/mappatura-1522/, in modo tale che persone esperte possano valutare la situazione e fornire un aiuto concreto in sicurezza.

Se la vittima è una persona estranea, in presenza di una richiesta di aiuto, bisogna chiamare i numeri di emergenza (112, 113, 118 e 1522) identificandosi e fornendo informazioni riguardanti la vittima e l’aggressore (aspetto fisico, se si tratta di minore o se vi sono minori, se c’è una situazione di pericolo immediato o il rischio di perdere di vista i soggetti tra la folla o perché a bordo di un veicolo). È fondamentale documentare l’evento, ma con discrezione: i video e le fotografie non devono essere pubblicati online per evitare di mettere in pericolo la vittima o di esporla senza il suo consenso alla diffusione; il materiale va consegnato alle forze dell’ordine oppure alla vittima se si tratta di una persona conosciuta".


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