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Francia, iniziato il processo al regista Christofer Ruggia per molestie verso l’attrice Adèle Haenel

Francia, iniziato il processo al regista Christofer Ruggia per molestie verso l’attrice Adèle Haenel

L’attrice 35enne, conosciuta in Italia per il film “Ritratto della giovane in fiamme”, cinque anni fa ha denunciato le molestie di cui è stata vittima tra i 12 e i 14 anni. Il regista diceva di essersi innamorato di lei

Martedi, 10/12/2024 - Il 9 e 10 dicembre 2024 a Parigi è iniziato il processo contro il regista francese Christophe Ruggia, accusato di abusi sessuali su minore dall’attrice Adèle Haenel.
Il quotidiano francese “Le Monde” riferisce che durante tutta la ricostruzione del caso da parte della corte, Haenel ha fissato Ruggia con occhi furiosi, serrando i denti mentre passava in rassegna le molestie ed aggressioni ricevute tra i 12 ed i 14 anni.
Ruggia ha respinto tutte le accuse: “baci sul collo”, “mani sulla coscia”. Ha detto di non aver mai toccato Haenel durante le riprese del film “I diavoli”, di cui a processo sono state proiettate delle parti. Il film racconta la storia della fuga perpetua di un fratello e una sorella autistici abbandonati alla nascita. La storia diventa incestuosa, con diverse scene di sesso tra i bambini e primi piani del corpo nudo di Adèle Haenel. L’attrice, distogliendo lo sguardo da quella proiezione, in aula ha dichiarato: “Quando guardo il film, mi dico: è spregevole fare questo ai bambini. Ma il trauma sono le aggressioni sessuali”.
Alcuni testimoni coinvolti come professionisti nella lavorazione di quel film hanno descritto il loro "disagio" per le condizioni di lavoro imposte ai bambini e in particolare per il comportamento di Christophe Ruggia sul set.
Christophe Ruggia, 59 anni, è rimasto impassibile e con un vago sorriso sul volto mentre Adèle Haenel ha dichiarato: “Non smette di sessualizzarmi, mi disgusta, come se un ragazzino di 12 anni avesse già avuto l'aspetto di un'attrice pornografica!”
Ruggia ha detto che si tratta di una vendetta orchestrata dall’attrice per non averla più fatta lavorare, parlando anche della "sensualità" dell'attrice di 12 anni durante le riprese. Ha detto che le "pose" che assumeva sul suo divano e i suoi movimenti "della lingua", "degni di un film porno", lo mettevano a disagio, addirittura lo "disgustavano".
Adèle Haenel ha detto di aver deciso di parlare pubblicamente della sua storia quando ha saputo che Christophe Ruggia stava preparando un nuovo film con degli adolescenti. Ma queste aggressioni le aveva già raccontate anni prima al suo entourage personale e professionale, che testimoniava la sua infelicità e i suoi attacchi d'ansia. Per colpa del difficile ruolo interpretato ne' “I diavoli”, l’attrice ha sofferto di una grave depressione e combattuto per anni con pensieri suicidi.
Le sue accuse hanno fatto iniziare il #MeToo in Francia.
Adèle Haenel, 35 anni, è tra le attrici più acclamate in Francia ed ha vinto su premi César, l’equivalente francese degli Oscar. Nel 2020 ha fortemente contestato l’attribuzione del César a Roman Polanski, accusato di violenza sessuale su diverse donne. Dopodiché ha lasciato il mondo del cinema come forma di protesta politica contro gli abusi sessuali presenti nell’industria cinematografica francese.
Al suo arrivo in tribunale a Parigi, Haenel ha trovato decine di persone accorse a sostenerla. Diverse tra di loro molti esponevano cartelli con scritte quali: “Adèle, non sei sola”, “Adèle, noi ti crediamo! Stupratori, vi vediamo!” o “La vergogna deve cambiare lato”.
Un momento di tensione molto forte c’è stato quando l’attrice ha urlato contro Ruggia: “Chiudi la bocca”!, lasciando poi la sala delle udienze.
Ruggia rischia dieci anni di prigione e una multa da 150.000 euro.

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