Login Registrati
Festival di Bioetica 2022: sesta edizione. 'La Responsabilità'

Festival di Bioetica 2022: sesta edizione. 'La Responsabilità'

A Santa Margherita Ligure il 27 e 28 agosto seminari, tavole rotonde, dibattiti, performances artistiche con l'evento organizzato dall'Istituto Italiano di Bioetica

Martedi, 09/08/2022 -

L'Istituto Italiano di Bioetica organizza
Festival di Bioetica 2022 - sesta edizione
La Responsabilità
Uomo, Ambiente, Animali

Seminari, tavole rotonde, dibattiti, performances artistiche
Santa Margherita Ligure, 27/28 agosto
Villa Durazzo e Anfiteatro Bindi

Cosa vuol dire essere responsabili nel nostro tempo? Su quali fondamenti poggia il concetto di responsabilità? Parola chiave del presente e del futuro, con la sua correlazione di diritti e di doveri, e il suo rinvio etimologico alla “risposta”, al latino respondere, coinvolge una pluralità di ambiti, umanistici e scientifici, che sollecitano l’intervento della Bioetica, chiamata in causa proprio per la sua natura interdisciplinare e multidisciplinare. L’avventura della tecnologia con le sue imprese arrischiate fino all’estremo impone - ci ricorda uno dei massimi filosofi contemporanei, Hans Jonas - una riflessione spinta anch’essa fino all’estremo. L’etica ha ormai a che vedere con azioni che hanno una portata causale senza eguali, accompagnate da una conoscenza del futuro che, per quanto incompleta, va al di là di ogni sapere precedente. Per questo, i nuovi poteri dell’uomo, per la stessa loro ampiezza spazio-temporale, esigono una nuova idea della responsabilità.

Il confronto critico con l’avanzamento delle ricerche scientifiche e tecnologiche, l’aprirsi di uno scenario transumano e postumano, le nuove possibilità offerte dall’intelligenza artificiale e dalle sue molteplici applicazioni, le disuguaglianze crescenti generate dal processo di globalizzazione, con i costi economici e sociali che comportano, l’emergenza climatica con i suoi drammatici risvolti, la crisi epocale scatenata dalla pandemia e i suoi riflessi sul sistema sanitario, sono altrettante sfide che richiedono un agire responsabile per la costruzione di un futuro che tenga conto innanzitutto dei limiti della sostenibilità del pianeta. Proprio questa consapevolezza ci chiede di considerare, nella loro concretezza, le relazioni tra etica, politica ed economia, a partire dalle possibili pratiche reali. La crisi che stiamo vivendo ha evidenziato come l’imperativo della crescita senza limiti e condizioni sia uno dei fattori più importanti di instabilità economica. L’idea di sviluppo sostenibile contiene l’esigenza dello sviluppo insieme a quella relativa alla qualità degli investimenti e alla valorizzazione del ben-essere qualitativo delle persone, in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’ONU nel 2015 che tengono conto delle sfide globali legate alla povertà, alla disuguaglianza, al clima, al degrado ambientale, alla prosperità, alla pace e alla giustizia.
Quanto alla sostenibilità ambientale, risulta necessario un cambiamento di paradigma ispirato ad un approccio sistemico e quindi sia ad un modello di crescita nel quale gli ecosistemi sono intesi come risorse ricostituibili nei limiti di cicli naturali, sia a un modello di economia circolare nel quale nasceranno nuove imprese e altre verranno meno, o saranno ridimensionate in base a criteri ecologici e sociali. Tale modello sarà tanto più forte ed efficace se sostenuto da una visione della Bioetica come disciplina capace di affrontare, secondo un approccio sistemico e globale, le grandi questioni morali relative alla vita in tutte le sue forme, in relazione con la sostenibilità ecologica e economica. Questa visione, supportata da un mutamento di paradigma nell’analisi dei fenomeni naturali, costituisce lo sfondo per l’elaborazione di ragioni morali proprie di una Bioetica planetaria capace di generare una “nuova alleanza” fra etica, politica ed economia.

Se la sostenibilità - come si è detto - oltre che ambientale, è anche economica e sociale, le imprese e il mondo della finanza sono chiamati a superare la tradizionale separazione fra etica ed economia e a riconsiderare la propria funzione ponendo al centro la responsabilità verso gli stakeholder e perseguendo l’obiettivo della di una nuova economia del ben-essere capace di coniugare crescita e sviluppo con il prendersi cura delle persone, degli animali, della biosfera.

Le imprese esercitano la loro responsabilità etica e sociale attraverso investimenti strategici mirati al miglioramento delle condizioni ambientali e delle relazioni con tutti gli stakeholder contribuendo così a generare capitale etico. La dimensione strategica della responsabilità delle imprese si sostanzia, pertanto, nel produrre innovazioni di prodotto e di processo quali anticipazioni delle aspettative e risposta ai bisogni degli stakeholder che si configurano, anche, come vantaggio competitivo in quanto basate su risorse intangibili e non riproducibili.
La Commissione Europea ha definito la finanza sostenibile come il "processo di tenere in considerazione i fattori ambientali, sociali e di governance, quando si prendono decisioni di investimento nel settore finanziario". Ciò significa che gli operatori finanziari sono chiamati a operare investimenti utili alla società e vantaggiosi per l'ambiente a lungo termine. La finanza sostenibile considera, pertanto, la relazione fra ambiente, società e governance (ESG) come strategica per le decisioni aziendali e di investimento. In questo quadro, le banche e le istituzioni finanziarie possono costituire un importante fattore di cambiamento e innovazione, caratterizzando gli investimenti ESG come assunzione di responsabilità non solo per l’oggi, ma verso le generazioni future.

PER UNA STORIA DEL FESTIVAL

Il FESTIVAL DI BIOETICA intende

Promuovere il confronto e il dibattito pubblico sul tema della responsabilità nelle sue articolazioni ambientali, economiche, sociali, sanitarie, interspecifiche

Implementare un approccio pluridisciplinare capace d'interpretare e porre in relazioni le articolazioni di cui sopra

Favorire l'incontro fra bioeticisti e operatori impegnati nelle professioni e nel volontariato al fine di sviluppare il confronto di esperienze ed eventuali future collaborazioni

Sviluppare le questioni poste dal rapporto responsabilità-sostenibilità-economia sia sul piano dei possibili sviluppi teorici che delle implicazioni pratiche in vari ambiti (ambiente, economia, sanità, rapporto con le altre specie)

Proporre una cultura della sostenibilità fondata sull'idea di sviluppo qualitativo



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®