Metti la storia de femminismo e i materiali di un archivio con decine di migliaia di documenti, metti la memoria storica e la passione per le lotte delle donne, miscela energicamente con dosi di tecnologia e il risultato è una “speciale guida ai luoghi di attività e mobilitazione delle donne di Roma e del Lazio che offre un primo censimento localizzato di gruppi, collettivi, Centri e Associazioni delle donne”. Si chiama Herstory. I luoghi delle donne (link) ed è una Apprealizzata grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Lazio (bando “Innovazione sostantivo femminile”) ideato da Valeria Santini e Giovanna Olivieri. Quest’ultima spiega (video) come orientarsi nella navigazione. “Le carte interattive sono organizzate cronologicamente. Le Mappe degli anni ’70 e ’80 individuano la posizione di oltre 300 sedi e la ‘Mappa anni successivi’ contiene anche segnalazioni di attività commerciali attualmente gestite da donne. Cliccando su ciascun segnaposto delle mappe si può raggiungere il luogo tramite navigatore e consultare una scheda informativa sintetica che rimanda alle pagine del sito, www.herstory.it”. La App è dunque uno strumento che propone una sorta di visita guidata attraverso i luoghi che hanno fatto la storia del movimento delle donne romane. “Sì e c’è anche la ‘Mappa Manifestazioni’ che propone una panoramica fotografica delle mobilitazioni, contro o a favore di”. Quali documenti avete maggiormente usato? “Soprattutto le fotografie di eventi e manifestazioni - selezionate fra le 35mila del nostro archivio - mettono in scena il cambiamento dei modelli di rappresentazione del femminile prodotti dalla conquista del diritto alla parola nello spazio pubblico; richiamano alla memoria momenti dimenticati o cancellati del protagonismo femminile; costruiscono di per sé un racconto, grazie alle/i fotografe/i che con professionalità straordinaria per rigore e bellezza formale hanno messo una passione particolare e caparbia nell’indagare un femminile poco o male rappresentato. Però sono stati selezionati anche documenti, volantini, ritagli e manifesti conservati ad Archivia con l’obiettivo di delineare le caratteristiche, o testimoniare l’esistenza, dei gruppi della mappa, proponendo contestualmente una scheda di approfondimento”. Che tipi di documenti conserva Archivia? “A partire dalla comune rivendicazione di una nuova soggettività, le tracce conservate negli Archivi che sono poi confluiti in Archivia, sono diverse: i collettivi femministi più forti, perché più eterogenei e longevi, più decisi nell’intervento all’esterno o più consapevoli dell’importanza della comunicazione scritta, hanno lasciato più testimonianze, pubblicazioni etc. e assumono quindi una maggiore rilevanza.
Piuttosto complesso, inoltre, è stato il lavoro di riscontri per la datazione e la localizzazione, considerata la mancanza di date e luoghi nella maggior parte dei materiali visionati. Il risultato complessivo, in ogni caso, è di una mappatura comunque attendibile, suscettibile di arricchimento e revisioni, sulla quale svolgere ulteriori approfondimenti”. Una App che guida ad una visita - o ad una rivisitazione - del patrimonio ideale e culturale con cui il femminismo ha vivificato la Capitale, soprattutto in alcuni decenni. Un patrimonio da scoprire o ripercorrere scaricando gratuitamente la App e visitando il sito collegato.
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Archivia è un’Associazione di volontariato, fondata nel 2003 associando 10 enti attivi a Roma (redazioni di testate, archivi e centri di documentazione) proprietari di fondi librari ed archivistici.
Il patrimonio dei fondi storici è riconosciuto dalla Sovrintendenza della regione Lazio di “notevole interesse storico”. La biblioteca conserva più di 20mila volumi e 700 testate giornalistiche consentendone la consultazione gratuita (catalogo su opacuniroma1.it). Grazie all’impegno delle socie volontarie e in collaborazione con Istituzioni del territorio, Archivia realizza attività di valorizzazione e diffusione della cultura e della storia delle donne organizzando mostre, seminari, incontri con le scuole, rassegne di documentari e crea prodotti multimediali.
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