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Donne in Carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia

Donne in Carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia

Il libro di Francesca Giofrè e Pisana Posocco (LetteraVentidue Edizioni) raccoglie dati della ricerca sulla qualità architettonica e l’adeguatezza degli spazi

Venerdi, 07/01/2022 -

Il volume Donne in Carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia (LetteraVentidue Edizioni Srl) di Francesca Giofrè e Pisana Posocco raccoglie gli esiti di una ricerca finanziata da Sapienza Università di Roma, svolta sui luoghi di detenzione per le donne e sviluppata all’interno della Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Il carcere merita qualità architettonica e l’adeguatezza degli spazi incide sul comportamento e la vita degli utenti, in particolare sulle persone detenute. Il carcere per le donne – minoranza trascurata – assume nuove connotazioni nella valorizzazione delle specificità di genere. Nella prima parte del volume sono raccolti gli esiti delle ricerche storiche, teoriche e riflessioni sul tema della detenzione femminile, con l’obiettivo di ricostruire il profilo delle donne detenute, i ritmi di vita ristretti e identificare le caratteristiche e la percezione degli spazi, anche attraverso il diretto coinvolgimento delle donne stesse e la sistematizzazione di interviste svolte in altre ricerche e di attività di testimonianze dirette. La seconda parte è dedicata alle sperimentazioni progettuali che si sono sviluppate, ed in parte realizzate, a Rebibbia: l’allestimento della nuova sezione detentiva Orchidea e la realizzazione di uno spazio per l’affettività, il modulo M.A.MA. Emergono strategie per un progetto di recupero delle strutture esistenti attraverso metodologie che prevedono il coinvolgimento diretto delle persone che in carcere vivono e lavorano. Il volume vuole contribuire al dibattito sull’architettura penitenziaria sottolineando l’importanza del progetto degli spazi ristretti per la riabilitazione e risocializzazione cui è chiamato il carcere nella sua principale finalità. Per riabilitare le persone bisogna anche riabilitare gli spazi, e quest’ultima non è mai un’operazione neutra.

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Indice

Carcere e approccio di genere. Anna Maria Giovenale
Per un'intima socialità dell'architettura detentiva. Orazio Carpenzano

Introduzione

Donne e carcere. Ricercare per abilitare gli spazi. Francesca Giofrè, Pisana Posocco

Ricerche

Rebibbia. Guida per architetti. Letizia Gorgo
Donne detenute. Istituzioni, processi e spazi alla ricerca del benessere. Francesca Giofrè

Progetti

Abitare in carcere. La cella e lo spazio tra le celle. Pisana Posocco
Sezione Orchidea. Abitare lo spazio. Francesca Giofrè, Letizia Gorgo, Pisana Posocco
Modulo M.A.MA. Spazio per l'affettività. Pisana Posocco
Ripensare gli spazi della detenzione femminile. Sperimentazioni dal laboratorio di tesi di laurea. Francesca Giofrè, Letizia Gorgo, Pisana Posocco
User experience design nei contesti carcerari. Loredana Di Lucchio
Architettura della redenzione. Ripensare il carcere. Ripensare Rebibbia. Ettore Barletta

Appendice normativa

Carcere e architettura a cura di Alvise Porcu e Silvia Talini
Bibliografia ragionata a cura di Letizia Gorgo

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Autrici

Francesca Giofrè, architetta, è professoressa associata di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Progetto, Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma. Componente del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'Architettura e dell'Urbanistica, componente del Centro Interuniversitario di Ricerca TESIS - Sistemi e Tecnologie per le Strutture Sanitarie, Sociali e della Formazione. Coordinatrice del progetto europeo di Capacity Building Healthy URBan Environment Developing Higher Education in Architecture and Construction in Bosnia and Herzegovina. Ha pubblicato saggi, articoli e volumi sulla progettazione tecnologica per l’edilizia sanitaria, sociosanitarie e sociale. Sul tema dell’istituzione carceraria è curatrice del volume Prison, Architecture and Humans con E. Fransson e B. Johnsen (Cappelen Damm 2018) e autrice con E. Frasson del saggio “Prison Cell Spaces, Bodies and Touch”, in The Prison Cell. Embodied and Everyday Spaces of Incarceration (PalgraveMacmillan 2020).

Pisana Posocco, architetta, è professoressa associata di Progettazione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Progetto, Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma. È componente del dottorato di ricerca DRACo Architettura e Costruzione e del master PARES, Progettazione Architettonica per il Recupero dell’Edilizia storica e degli Spazi pubblici. È curatrice dei volumi La seconda vita degli edifici (con M. Raitano, Quodlibet 2016) e Alfredo Lambertucci 1928-1996 (Quodlibet 2019) e autrice di Progettare la vacanza (Quodlibet 2017). Parallelamente all’attività di ricerca svolge, con Filippo Lambertucci, una costante attività progettuale. Si occupa di architettura carceraria, in particolare come riqualificazione dell’esistente e come riflessione sul valore dello spazio nella vita delle persone recluse. Nell’ambito del progetto G124 promosso da Renzo Piano ha realizzato a Rebibbia uno spazio per incontri tra madri e famiglie.


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