CUORE di FURIA, un libro di Romana PETRI

Domenica, 15/11/2020 - I padreterni fanno i figli (e le figlie) crocifissi e questo ultimo libro di Romana Petri, non smentisce, anzi, si riallaccia ad una tematica a lei cara e, in parte, sviscerata in un suo precedente libro del 1999, I padri degli altri, èdito come Cuore di furia, per i tipi della Marsilio editore, seppur con ‘altro piede’.
Il padre qui in questione è quello putativo, ma quasi più vero, quello letterario, Giorgio Manganelli, fattole scoprire, quasi dialetticamente e fatalmente dalla madre – la sempre mèntore per eccellenza per noi figlie.
E’ la stessa Petri ad asserirlo:
“Ascoltando un programma radiofonico, mia madre sentì dire che un giovane scrittore per poter essere pubblicato doveva farsi leggere dal suo scrittore preferito. Squadernai l’elenco telefonico e chiamai Giorgio Manganelli. Era il maggio del 1982”.
E lui rispose ed ebbe così modo di definirla:
“Una scrittrice intensamente visiva, cromatica e insieme incline al gico enigmatico”.
Romana Petri è, dunque, scrittrice di razza.
Nata a Roma, svolge la sua attività anche come traduttrice e critica letteraria e molti son i premi ottenuti tra cui il Mondello, il Rapallo Carige, il Grinzane Cavour e il Bottari Lattes Grinzane.
E’ stata per due volte finalista al premio Strega.
Tecnicamente collabora con Tuttolibri, l’inserto sempre eccellente de La Stampa, tra gli ultimi rimasti ad alto livello culturale nell’ambito dei quotidiani italiani, poi con il magazine Venerdì di Repubblica, il Corriere della Sera ed Il Messaggero. Tra le sue opere ricordiamo: Il gambero blu e altri racconti (Rizzoli, 1990), L’antierotico (Marsilio, 1995), il già citato I padri degli altri (Marsilio, 1999), Ovunque io sia (Beat, 2012), Alle Case Venie (Marsilio 1997, Beat 2017), Pranzi di famiglia (Neri Pozza, 2019), Figlio del lupo (Mondadori, 2020). I suoi libri son tradotti in Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo.