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Come si posano le cose: la raccolta di poesie di Maria Piacente

Come si posano le cose: la raccolta di poesie di Maria Piacente

Colpisce il verbo iniziale del titolo…. 'si posano' è struggente e intenerisce. “Posarsi” sottintende leggerezza, ineluttabilità, distensione ...

Lunedi, 18/04/2022 - Colpisce il verbo iniziale del titolo…. si posano è struggente e intenerisce. “Posarsi” sottintende leggerezza, ineluttabilità, distensione. Delle “cose”, che poi sono un’infinità di cose, tutte verrebbe da dire “liquide”, non fosse che l’abuso dell’aggettivo distorce il senso rassicurante del verso.

Nella raccolta di Maria Piacente c’è soprattutto il dolore - e la consolazione - di una storia d’amore destinata a non finire anche quando manca la presenza reale, tanto felice è il posarsi dei ricordi, della convivenza segreta che gli altri ignorano: l’uomo è scomparso, ma la donna in qualche modo lo vede. La relazione non finisce, continua a “posarsi”.

Maria sa bene che la vita prevale, ci sono i figli, c’è il mare, la natura e ne gode. E’ razionale, sa che, anche se le cose posandosi cambiano, la vita procede con ritmi che non sono sempre da dirli in versi: le piace scivolare nella prova con una continuità che fa emergere le contraddizioni, che sono dei tempi, della società che si trasforma, non della sostanza di un vivere che rinnova la conoscenza di sé negli anni che passano, nell’invecchiare con i tesori accumulati e la materialità di tutto ciò che è natura, corpo, età.

Resta sempre il fatto centrale dell’attimo che doveva durare per sempre e per sempre è durato – ho conosciuto Maria insieme con il suo compagno in un incontro di amicizia che è subito diventata solida e ha permesso la loro grande generosità che a me diventò esperienza di quel meridione fatto dei sassi erratici cotti dal sole dell’Aspromonte, ma anche delle serate della Siracusa greca – anche perché quello stare insieme di coppia non era chiuso e ristretto, gli altri c’erano sempre e Maria non se ne dimentica dedicando qualche verso anche ad amiche più o meno simboliche. Immagino che le sia sempre piaciuto stare bene nel dolce stordimento del sonno, nelle sorprese - una bottiglia di Cirò o il picnìc con papà sulla statale 106 – e anche, tutto sommato la vista di corso Sempione, le foglie rosse dell’acero nella nebbia così milanese, la casa però della famiglia e del lavoro. Anche i versi si posano: Maria lavora e fa cose bellissime per educare. Continua così, va tutto bene.

Maria Piacente, Come si posano le cose, Europa Edizioni, 2021


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