Era detta la “regina delle badesse”. Fu grande letterata e rese l’abbazia di Fontevraud un polo culturale di prim’ordine. A Pasqua 2023 le è stata intitolata una delle campane dell’Abbazia
Lunedi, 01/05/2023 - L’abbazia reale di Fontevraud, nella splendida regione di Maine-et-Loire, è la più vasta città monastica d’Europa. Tra le bianche mura di questo edificio monumentale è custodita una storia più che millenaria ed essa è legata al nome di Eleonora d’Aquitania, regina di Francia e d’Inghilterra di lungo corso durante il periodo medievale. Fu proprio la regina a concepire Fontevraud come necropoli dei Plantageneti ed infatti, entrando, si possono osservare le statue sdraiate di Eleonora, Enrico II d’Inghilterra – suo secondo marito –, Riccardo Cuor di Leone – loro figlio – e Isabella d’Angôuleme, quest’ultima nuora di Eleonora, in quanto ne aveva sposato in prime nozze il figlio Giovanni Senza Terra.
La badessa de Rochechouart è alla guida dell’abbazia dal 1670 al 1704. In quel periodo, Fontevraud diventa un polo culturale di eccellenza. La badessa traduce Omero e “Il Simposio” di Platone, scambia lettere con uomini e donne di lettere del suo tempo, tra cui Madame de Lafayette, Nicolas Boileau e Racine. Di Racine, nel 1689, la badessa fa rappresentare la tragedia “Esther”, con le monache che recitavano, compresa la stessa badessa e sua sorella maggiore Françoise-Athénaïs, la marchesa di Montespan prima evocata.
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